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Alitalia, sì alle coppie di fatto

Una svolta per la compagnia di bandiera:
biglietti gratis anche al convivente gay

Roma - Dispiacera' al Pontefice la decisione dell'Alitalia. Proprio mentre Giovanni Paolo II diceva no alle unioni gay o di fatto, la compagnia aerea di bandiera apriva la ricca gamma dei suoi benefit anche ai conviventi dello stesso sesso dei dipendenti. Un pò per convinzione, un pò per la pressione di una discreta fetta dei circa 15 mila dipendenti, un pò per la necessità di recepire scelte già fatte da anni dalla partner olandese Klm, Alitalia segna oggi una piccola svolta nel campo delle relazioni aziendali.

In questi giorni a tutti i capi settore arriva una lettera in cui li si invita ad informare i dipendenti che, “con effetto immediato”, sono estese “ai conviventi dello stesso sesso” le concessioni riservate ai familiari “tradizionali”. Si e' pensato anche a eventuali imbarazzi nel dover dimostrare la propria condizione gay: vale l'autocertificazione. La convivenza deve avere almeno due anni di età o lo stesso periodo di tempo deve essere trascorso da un precedente rapporto di coppia.
Cosa significa, in termini pratici per i beneficiari, l'apertura decisa da Alitalia? I familiari di primo grado, conviventi compresi, hanno diritto, dopo un anno dall'assunzione del parente-coniuge, a un biglietto con ben il 94 per cento di sconto per una qualsiasi destinazione, ma senza diritto di prenotazione. Il che significa anche la possibilità di attendere giorni in uno scalo. I successivi biglietti internazionali, in quantità illimitata, sempre senza prenotazione, vengono venduti con uno sconto del 90 per cento. A metà prezzo, invece, i biglietti sui voli nazionali, ma con la possibilità di prenotare il posto. Dopo 15 anni di servizio diventando due i biglietti con il 94 per cento di sconto. Quanti sono i gay all'Alitalia? Poiché l'iniziativa è appena partita è impossibile fare calcoli. L'unico dato disponibile è la media internazionale calcolata dall'Organizzazione mondiale della Sanità, organismo di solito prudente, per cui gli omosessuali sono il 10 per cento della popolazione.

La decisione della compagnia italiana ha nel nostro paese alcuni significativi precedenti. Iniziò ad intervenire in materia, con grandi proteste della Chiesa, il Comune di Bologna, che decise di inserire nella graduatoria per l'assegnazione delle case anche le coppie omosessuali. Più recentemente la Casagit, mutua dei giornalisti, ha esteso la possibilità di iscrivere i coniugianche ai conviventi dello stesso sesso.

Lo scrittore e giornalista Piergiorgio Paterlini, che ha appena ripubblicato in edizione aggiornata da Feltrinelli il suo libro-inchiesta 'Ragazzi che amano ragazzi' commenta: “Queste iniziative sono ancora fiori all'occhiello e poco più, ma sono molto importanti perché, come in tutti i casi di diritti civili, indicano una tendenza”. Paterlini, ricordando che anche alcune agenzie di viaggi prevedono sconti alle coppie gay, vuole però segnalare anche un fenom eno: “Non si puo' non rilevare come tutto il turismo guadagni da queste iniziative, a conferma che esiste ormai un mercato del consumo gay”.

(Fonte: Il Messaggero - Alberto Guarnieri)

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