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intervista Schröder
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Partito
Socialdemocratico
Tedesco

(in inglese)

Sozialdemokratische
Partei Deutschlands

(in tedesco)


Die Grunen
(in inglese)


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COMUNICATI
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Tratto dal mensile gay "Hinnerk" del 9/98
Intervista al leader dell'SPD sui diritti degli omosessuali
tradotta dalla redazione di NOI - Notizie Omosessuali Italiane

"Applicare progressivamente il programma"

Il candidato alla cancelleria dell'SPD Gerhard Schröder promette ai gay la "Partnership di vita" e vuole abolire le discriminazioni.

D. Signor presidente, nel 1980 Helmut Schmidt non voleva essere il "cancelliere di gay". Le lesbiche e i gay sono un target della sua campagna elettorale?

R. La protezione delle minoranze nella nostra società dalle discriminazioni è sempre stata una componente della politica socialdemocratica. Per quanto riguarda le lesbiche e i gay, il partito popolare SPD - come la nostra società nel complesso - negli ultimi anni ha vissuto uno sviluppo positivoin direzione di una accettazione e di una eliminazione degli svantaggiesistenti. Si trattava di superare pregiudizi e riserve e tale processo certamente non si è verificato con la velocità che alcuni si sarebbero augurati. Abbiamo raggiunto molto, nei lander amministrati dalla SPD e nel partito nel suo complesso. Nel programma del partito, approvato al congresso di Hannover nel dicembre '97, abbiamo riassunto le nostre politiche future sulle questioni lesbiche e gay. Anche nel nostro programma elettorale approvato a Lipsia ci siamo espressi in maniera inequivocabile.

D. Le deliberazioni dei congressi di partito e le mozioni dell'opposi zione in Parlamento sono una cosa, ma l'azione di Governo è un'altra. Come risponde al sospetto avanzato da alcuni che queste promesse in caso di vittoria dell'SPD non verrebbero realizzate o gestite timidamente?

R. Noi discuteremo i passi necessari per l'applicazione del programma di Hannover con le associazioni lesbiche e gay e con esse cercheremo di collaborare. Un programma così complessivo, e che si spinge in diversi ambiti politici, può essere realizzato solo progressivamente a piccoli passi.

Dopotutto non possiamo recuperare in un giorno solo 16 anni di stasi del Governo Kohl in questo ambito.

D. I giovani socialdemocratici (Schwusos) le fanno propaganda con lo slogan "Schröder crede in ciò che dice". Cosa crede lei quando dice che con l'istituto giuridico proposto della SPD delle "Partnership di vita" per coppie gay e lesbiche queste "verranno parificate essenzialmente con il matrimonio"?

R. Lei ha ragione io credo in ciò che dico. Accanto ad altre misure contro la discriminazione, con la legge sulle "pari opportunità" (per i diritti degli omosessuali, ndr) da noi portata in Parlamento a marzo vogliamo creare l'istituto giuridico delle "Partnership di vita", che comprende gli stessi diritti e doveri del matrimonio. Solo la regolamentazione delle adozioni dovrebbe essere inizialmente esclusa.

La discussione a questo proposito nella SPD non è ancora conclusa.

D. Una volta lei ha detto che il dibattito pubblico sul matrimonio omosessuale sarebbe "anacronistico". Come ha intenzione di affrontare le riserve in proposito nella popolazione e nel suo partito? Anche le diffamazioni (l'omofobia, ndt) da parte della destra non sono da escludere, non pensa?

R. Nel mio partito non esiste la diffamazione (omofobica, ndt). Chi diffama nella SPD è al posto sbagliato. Il congresso del partito ad Hannover ha dato un segnale chiaro e ha approvato il programma (vedi nota) di politica lesbica e gay con un solo voto contrario. Nella mia regione (Bassa Sassonia, ndr) il congresso del mio partito ha inserito nella lista regionale per le elezioni politiche il compagno gay Achim Schipporeit. E questo è un chiaro segnale.

E' peraltro vero che nella SPD, come in tutta la società, esistono ancora riserve nei confronti di lesbiche e gay.

All'interno del partito noi affrontiamo teli riserve con uno scontro aperto sulla questione. Per ciò che riguarda il "matrimonio omosessuale", il Governo regionale da me diretto ha fatto una proposta che ci sembra realizzabile. Questa proposta però non ha incontrato consensi né negli altri Lander né presso la maggioranza dei gruppi del partito nelle altre regioni.

Perciò il Governo regionale della Bassa Sassonia ha fatto propria una mozione dello S H assunta dopo la presa di posizione del Partito in Parlamento.

Traduzione a cura della redazione di "NOI"


Nel programma dell'SPD sui diritti degli omosessuali approvato al congresso di Hannover del 3 dicembre '97 viene proposto, tra l' altro, un istituto giuridico per le coppie omosessuali, una clausola antidiscriminatoria nella Costituzione e una legge antidiscriminazione.

Nel programma di Governo della SPD approvato il 17 aprile '98 a Lispia si afferma tra l'altro:

"Nessuno può essere discriminato a causa dell'identità sessuale in quanto gay o lesbica. Noi vogliamo proteggere le minoranze, realizzare le loro pari opportunità sociali e di partecipazione…

Noi vogliamo che ogni donna e ogni uomo possa decidere liberamente il prorpio progetto di vita…

La Famiglia è là dove ci sono dei bambini. Perciò vogliamo riconoscere giuridicamente come famiglia tutte le comunità di vita durature con bambini".


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