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attentato a Londra
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7 maggio 1999
Veglia a Londra per
le vittime degli attentati

Londra - Nonostante la pioggia battente del primo pomeriggio, almeno un migliaio di persone si sono radunate in Old Compton Street alle 18:30 di venerdì, 7 maggio, per la veglia organizzata per commemorare le vittime dell'attentato che ha insanguinato Soho una settimana prima, e quelle dei due precedenti attentati a Brixton e Brick Lane.
Il cantante Tom Robinson ha aperto la cerimonia con il pezzo "Lean on Me", seguito, alle 18:37, l'ora esatta in cui è esplosa la bomba del 30 aprile, da un minuto di silenzio.

La manifestazione è stata organizzata da Outrage! con la partecipazione di rappresentanti di tutte le comunità etniche colpite dagli attentati, ed è stata introdotta da Peter Tatchell: "Il nostro messaggio stasera è: uniti ci sosteniamo, le bombe non ci dividono e non ci spingono alla clandestinità".
Gli oratori che hanno parlato a nome delle comunità colpite dagli attentati di aprile hanno sottolineato lo stretto legame tra il razzismo e l'omofobia, ed hanno deplorato il ritardo della classe politica nell'eguagliare l'età del consenso per i gay e il fallimento del governo inglese nel porre un freno agli "hate crimes".

Teresa Bennet della "Anti-Nazi League", darryl Telles della "Assemblea Nazionale Contro il Razzismo" e Sukwant Dhaliwal delle "Southall Black susters", hanno fatto un appello per un fronte unito per sconfiggere il razzismo e l'omofobia, e per difendere le comunità nera, asiatica ed omosessuale dalla violenza estremista.

Tess Joseph, del "Jewish Gay & Lesbian Group", ha letto un documento rilasciato dal rabbino capo Jonathan Sacks: "Ancora una volta esseri umani sono uccisi per chi sono e per quello che sono. Questi attentati non sono soltanto attacchi a pacifiche comunità, sono attacchi alla nostra umanità e diversità. Ci ricordano l'odio che sopravvive ancora in certe minoranze... Siamo a fianco della gente di Brixton, di Brick Lane e di Soho, pronti a lottare perché tutte le persone vivano senza paura, sapendo che una società che non riesce a vivere con le diversità, non può vivere affatto".

(Fonte: Outrage)


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