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Il diritto al matrimonio e a formare una famiglia è garantito dall’Articolo 16, della Dichiarazione Universale sui Diritti Umani


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Un matrimonio qualunque

Era quasi tutto quello che un matrimonio poteva essere. La chiesa della Congregazione Universalista Unitaria di Olmsted era strapiena di parenti e amici. Le candele accese, i canti intonati, presi i voti e scambiati gli anelli. Lei in abito bianco. Lei in abito nero. E quando la reverenda Mary E. Grigolia ha dichiarato Beverly Briggs e Sandra Heath "sposate per il resto della vita", si sono baciate, come fanno tutte le coppie appena sposate. Era quasi tutto quello che un matrimonio potrebbe essere... tranne legale.

Come Grigolia ha sottolineato durante la cerimonia, "Da quasi tutte le coppie ci si aspetta che si sposino. Ma non è per questo che vi state sposando. Non solo non ci si aspetta il matrimonio dalle coppie omosessuali, ma non ha nemmeno valore legale. Vi state sposando per via dell'amore profondo che avete trovato l'una per l'altra".
Per le due spose, di Olmsted Falls, la mancanza di un certificato matrimoniale (inaccessibile alle lesbiche secondo la legge dell'Ohio) non è stata importante in un giorno in cui tutti gli altri elementi di un matrimonio erano presenti, inclusa cerimonia formale, ricevimento, anelli, torta, lancio del bouquet e luna di miele in crociera.
Ma la questione del matrimonio omosessuale - se debba essere legalizzato o proibito - comincia ad avere importanza per molte altre persone, mentre il dibattito cresce in ogni Stato e in altri Paesi.
Nessuno Stato negli USA riconosce legalmente il matrimonio omosessuale, che è specificamente escluso o implicitamente negato attraverso la definizione legale (come in Ohio, dove la definizione legale di matrimonio prevede un uomo e una donna). Sostenitori e oppositori si aspettano che la questione raggiunga presto una soluzione definitiva, attraverso un pronunciamento risolutivo della Corte Suprema.
Robert Knight, del Consiglio per la Ricerca sulla Famiglia, fervido oppositore del matrimonio omosessuale, ha recentemente ribadito: "Questa battaglia sui diritti omosessuali sta diventando il fatto culturale di maggior rilievo nel Paese perché tocca un nodo di problemi relativi alla sessualità, matrimonio, libertà religiosa, di parola, di associazione e la maniera in cui ci vediamo come esseri umani".

Uno sguardo al Vermont

Durante l'ultimo decennio, le cause iniziate da coppie omosessuali nelle Hawaii e nel Vermont per il diritto al matrimonio hanno prodotto una serie di leggi e provvedimenti in altri Stati. Dal 1995 30 Stati hanno adottato leggi che escludono il matrimonio omosessuale, e altri 4 sono sulla stessa strada.
Il Vermont è sotto stretta osservazione perché potrebbe dare vita a una sfida legale con implicazioni a livello nazionale e il coinvolgimento della Corte Suprema. Il caso del Vermont è attualmente pendente presso la Corte Suprema dello Stato.
Una proposta di legge per escludere il matrimonio omosessuale in Ohio è decaduta nel 1997 per mancanza di supporto nell'Assemblea, secondo la quale la legge in vigore nello Stato è già sufficiente.
Oltre alla legislazione statale, esiste la legge federale 'Difesa del Matrimonio', approvata dal Congresso nel 1996, secondo la quale nessuno Stato è obbligato a riconoscere legalmente un matrimonio omosessuale celebrato in un altro Stato. È chiaro che il primo Stato che legalizzi il matrimonio omosessuale fornirà la base per discutere la costituzionalità della legge 'Difesa del Matrimonio' davanti alla Corte Suprema. Per questo il Sen. Repubblicano Jay Hottinger, dell'Ohio, che ha presentato nel 1997 la proposta di legge per escludere il matrimonio omosessuale, tiene d'occhio il Vermont. Hottinger ha reso noto che se il matrimonio omosessuale fosse legalizzato in Vermont, lui ripresenterebbe la propria proposta in Ohio. "Credo che non dovremmo permettere a un altro Stato di dettare la nostra politica in una questione delicata come la definizione di matrimonio", ha detto.
Gli oppositori descrivono il matrimonio omosessuale come immorale e una minaccia alla stabilità del matrimonio, alla crescita dei figli e alla società. I favorevoli sostengono che la questione riguarda solo il matrimonio civile, non quello religioso, e che la proibizione priva le persone omosessuali dei diritti e benefici legali di cui godono le coppie eterosessuali.

Questioni di diritti civili

Quando il suo amante è morto, erano stati insieme per 11 anni. Condividevano la vita, le proprietà e i conti in banca. Dopo la morte, 'Michael' ha perso circa 30.000.000 US$ quando la corte ha assegnato due terzi delle proprietà del compagno defunto alla famiglia di lui.
Si tratta di una situazione ricorrente, secondo i sostenitori del matrimonio omosessuale: alle coppie omosessuali è negata la protezione economica e legale di cui godono le coppie eterosessuali, per esempio i benefici governativi, la capacità decisionale nelle questioni mediche relative al/alla partner, i diritti di eredità, gli sgravi fiscali e assicurativi, gli alimenti, il congedo per lutto o malattia. Il matrimonio omosessuale, come è visto nella comunità omosessuale, è molto meno importante di altre questioni, come gli hate crimes e la discriminazione sul lavoro, secondo Linda Malicki, direttrice esecutiva del Centro per i Servizi alla Comunità Gay & Lesbica di Greater Cleveland. "Ma si trova probabilmente fra le 6 questioni più importanti, perché riteniamo sia un fatto di diritti civili, non perché tutti quanti vogliano precipitarsi fuori e sposarsi. Ci sono questioni relative alla salute e la proprietà, certi diritti che ci sono negati perché non possiamo sposarci legalmente".
Secondo gli esperti legali, molte di queste protezioni si possono garantire con contratti e disposizioni testamentarie, con un costo che si aggira fra i 500 e i 2.500 US$. Nel settore privato più di 300 compagnie, fra cui Apple, Hewlett-Packard, Microsoft, Disney & Co. e IBM, offrono benefici per i e le "partners domestici/che", così come anche numerosi enti pubblici locali.

(MondoQueer - fonte: Cleveland Plain Dealer)


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