MondoQueer
altre notizie
clicca sul logo per tornare alla prima pagina

 


13 novembre 1998
Niente Coming Out,
siamo inglesi...

Londra. Il dibattito sull’omosessualità e la vita politica è tornata al centro dell’attenzione nella capitale britannica dopo l’uscita allo scoperto di vari esponenti gay del governo laburista del Primo Ministro Tony Blair.

Il ministro dell’agricoltura Nick Brown ha rilasciato un dichiarazione nella quale ammette la sua omosessualità’ dopo che un suo ex-partner aveva provato a vendere la storia sulla loro relazione alla stampa, e nella quale esprime tristezza per il fatto che avrebbe voluto mantenere privata la propria sessualità.
Il Primo Ministro Tony Blair ha espresso sostegno al suo ministro e ha dichiarato che non è assolutamente in discussione la sua posizione nel governo.

La rivelazione dell’omosessualità del ministro è saltata fuori dopo che il ministro per il Galles, Ron Davies, si era dovuto dimettere dopo essere stato rapinato in un parco londinese, conosciuto luogo di ritrovo per gay. Successivamente durante una trasmissione televisiva della BBC Matthew Parris, omosessuale ed opinionista del Times, ha svelato che anche un altro ministro, il segretario del commercio e dell’industria Peter Mandelson, “è certamente omosessuale”. Mandelson, che non era mai uscito allo scoperto, nonostante le tante speculazioni sull’argomento, ha reagito alla rivelazione con rabbia.

Fino ad ora l’unico membro del governo britannico che aveva dichiarato pubblicamente la propria omosessualità era stato il ministro della cultura Chris Smith.

Dopo questa serie di rivelazioni il più venduto quotidiano inglese, il Sun, aveva sostenuto lunedì 9 novembre in un editoriale che è arrivato il tempo per il governo di chiarire quanti omosessuali effettivamente ricoprono posizioni di prestigio e di potere, suggerendo che la Gran Bretagna sia in realtà guidata da una “mafia gay”: “Dicci la verità Tony: siamo guidati da una mafia gay?” recitava il titolo in prima pagina.

4 giorni più tardi il Sun ha pero fatto marcia indietro e in un nuovo editoriale si è impegnato a non rivelare la sessualità di nessuno insistendo che “i nostri lettori sono tolleranti sul comportamento privato [delle persone] e trovano offensiva qualsiasi intrusione non voluta”, ma aggiungendo anche che si riserva il diritto di fare rivelazioni simile nel caso si sia davanti “all’interesse pubblico”.

Il quotidiano Mirror, il grande rivale del Sun, ha condotto un sondaggio telefonico, pubblicizzato in prima pagina, nel quale chiedeva se la gente avesse il diritto a conoscere la sessualità dei deputati, e 3 persone su 5 hanno risposto negativamente.

Luca Balboni - MondoQueer

MondoQueer" e' una iniziativa senza scopo di lucro. Sono graditi contributi, articoli e segnalazioni.