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Lettera aperta su un testo di Giovanni Bollea

"E' stato recentemente ristampato nell'Universale Economica Feltrinelli 'Le madri non sbagliano mai' di Giovanni Bollea. Questo manuale di pedagogia dell'infanzia ripropone, in un'appendice sull'adolescenza, una serie di stereotipi omofobi.Lo sviluppo verso un'identità sessuale stabile e matura è per Bollea unicamente quello degli eterosessuali. L'omosessualità è una "perversione", e come tale è "patologica". E' inoltre contagiosa: può essere determinata anche da una seduzione, o da meccanismi di imitazione, o dalla semplice "facilità o difficoltà di trovare un oggetto eterosessuale durante l'adolescenza" (dunque niente maestri gay!); nonché ovviamente dal solito "incontro con pedofili". Con tali e tanti untori, "prevenire la prima esperienza [omosessuale] è quasi impossibile". Di qui la necessità di una vera e propria attività poliziesca; infatti l'ingenuo adolescente "non realizza la deviazione", quindi "sfugge all'interrogatorio, paventa l'analisi, assume già una posizione di 'diverso': bugie devianti, diffidenza, attivismo per occultare movimenti e azioni ai genitori o chiusura, introversione per avere isolamento familiare, che concede, di fatto, più libertà d'azione." A questo punto l'unica soluzione è l'intervento di un esperto che convinca il soggetto ad "attuare una psicoterapia analitica".

Abbiamo grande rispetto per i meriti scientifici e civili del professor Bollea, in particolare per la sua opera di fondatore e di direttore dell'Istituto de neuripsichiatria infantile di via dei Sabelli a Roma. Tuttavia dobbiamo dire, senza alcun intento censorio, che per noi firmatari di questa lettera -eterosessuali ed omosessuali assai diversi per cultura, estrazione, professione- le posizioni citate sono inaccettabili. E' noto che ben venticinque anni fa l'Associazione Psicoanalitica Americana eliminò l'omosessualità dalla sua lista ufficiale di malattie. Fu un piccolo passo verso un mondo in cui ognuno di noi, etero o gay, ha amici e parenti etero o gay e segue liberamente il proprio orientamento sessuale. Purtroppo pagine come quelle di Bollea (per giunta in un libro ad alta tiratura che costa appena 12'000 lire) aggravano la già pesante discriminazione culturale e sociale contro l'omosessualità, e ci allontanano da quel mondo.

Luigi Amodio, vicedirettore Museo Vivo della scienza di Napoli
Giancarlo Avellino, traduttore
Daniela Barone, insegnante
Edgardo Bellini
Carlo Bersani, storico del diritto
Gabriele Bignotti, assistente domiciliare
Sergio Birello, dirigente d'azienda
Stefano Bolognini
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Giovanni Calderone, chimico
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Rocco Carbone, insegnante, scrittore
Salvatore Cirnigliaro, assicuratore
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Domenico Colavero, studente
Massimo Crispi, musicista, giornalista
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Giovanni Dall'Orto, giornalista, scrittore
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Filippo De Laura, compositore
Sara De Laura, ricercatrice
Simone De Laura, videoartista
Paola Di Benedetto, insegnante
Martina Donati, ufficio stampa
Giuliana Dorrucci, architetto
Letizia Fabi, sociologa
Flavia Fiocco, insegnante
Clementina Fiorentini, insegnante
Giulia Franco, traduttrice
Patrizia Fratini, assistente domiciliare
Francesco Frillici, informatico
Yoriko Fujii, cantante lirica
Massimo Fusillo, docente universitario
Francesco Galloppa, architetto
Giampaolo Garavaglia, docente universitario
Gianni Geraci
Tommaso Giartosio, insegnante, scrittore
Fausto Giorda
Gustavo Gnavi, insegnante
Elena Goretti, commercialista
Gianfranco Goretti, insegnante
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Yuri Guaiana, studente
Roberto Henke, ricercatore
David Innocenti, assistente domiciliare, studente
Fabio Iovine, informatico
Anna Lettieri, interprete
Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay
Piero Mambelli, imprenditore
Carlo Manera, segretario LOS Padania
Marco Marchese
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Maria Patrizia Marone, architetto
Davide Marré, studente, consigliere nazionale Arcigay
Stefano Masi, traduttore
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Sergio Mazzoleni
Sabrina Mazzoni, computer-GIS analyst
Catherine McGilvray, regista
Franco Mittica, operatore orientamento
Valentina Modeo Patti
Elisabeth Moeslinger, assistente domiciliare
Matilda Molino, operatrice orientamento
Daniele Musa, imprenditore agricolo
Franco Ottaviani, ristoratore
Aureliana Parisi Japadre, quadro Telecom
Dario Petrosino, storico
Maurizio Pelosi Lopez, web designer
Vincenzo Perillo, insegnante
Anna Maria Petti, insegnante
Angelo Pezzana, fondatore del movimento omosessuale italiano
Vanni Piccolo, preside
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Patrizia Pirotto, ristoratrice
Piero Pirotto, sindacalista
Antonio Pittorru, dietista
Luca Piva, studente
Maurizio Poletto, sindacalista
Beppe Ramina, resp. uff. comunicazioni Legacoop Bologna
Luciano Rivela, operaio
Gabriella Romano, regista
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Daniele Scalise, giornalista
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Ettore Tonini, assistente domiciliare
Sergio Trombetta, giornalista
Stefano Tummolini, regista, sceneggiatore
Davide Turroni, avvocato
Felice Venanzoni, musicista
Serena Vitale, ricercatrice universitaria
Alberto Volpato, EGALITE (Equality for Gays and Lesbians in the European Institutions)
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Maria Zucco, pensionata
Alessandro Zuppardo, musicista


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