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LIBRI LESBICI
a cura di
Serena Vitale
 CINEMA:
HEAD ON
a cura di
Luca Balboni
 ARCHIVIO
NOTIZIE


Speciale:
Risorge
Sodoma?

Foto satellitari rivelano le rovine di una città sui fondali del Mar Morto che potrebbe essere la città biblica, e intanto si prepara una spedizione con un sottomarino.


14 novembre '98
Non sono gay, accidenti!
Tom Cruise in tribunale per provarlo.

Los Angeles. “Abbiamo sempre tenuto la testa alta, ma ora la situazione è diventata offensiva e abbiamo intenzione di provarlo in tribunale” ha dichiarato la moglie di Tom Cruise, Nicole Kidman, al “Ladies Home Journal” nel numero di novembre. “Arrivi ad un punto in cui devi pensare a proteggere i tuoi figli. I nostri bimbi devono andare a scuola ed i loro genitori si amano, è molto semplice. Chiunque abbia intenzione di fare dichiarazioni opposte, lo trascineremo in tribunale”.

Pochi giorni dopo che le dichiarazioni della moglie sono state pubblicate, Tom Cruise si è presentato in tribunale a Londra e ha ottenuto 584.000 dollari di danni dal giornale “Express Newspapers”, che aveva riportato in un articolo che Cruise è gay, impotente e sterile.

L’attore ha dichiarato ai giornalisti presenti che è l’unica possibilità che gli rimane per opporsi a “coloro che pubblicano bugie e scorrettezze su me e la mia famiglia, devo proteggerla” .

Rex Wockner, giornalista omosessuale di fama internazionale, ha commentato: “Suppongo che essere gay sia una cosa orribile, scandalosa ed essere considerato tale potrebbe distruggere la vita dei tuoi figli!. Io sono stato discriminato a causa del mio orientamento sessuale forse tre volte in 19 anni, l’ultima circa 13 anni fa in una cittadina dell’Illinois... Tom, Nicole e i loro figli adottivi sono diventati ultra sensibili a questo argomento per qualche motivo...”.

(Fonte: Rex Wockner)


La First Lady e la giornalista

Per la prima volta dopo la loro scoperta 20 anni fa, il pubblico potrà leggere le lettere d’amore fra una ex First Lady statunitense e la giornalista che Eleanor Roosevelt definì «la luce della mia vita»

L’esatta natura della loro relazione aveva suscitato un vivace dibattito fin dal 1978, quando gli archivisti della Biblioteca F. D. Roosevelt scoprirono 18 scatole piene di lettere che le due donne si erano scambiate nel corso della loro trentennale amicizia. Un sipario di silenzio calò sul tesoro, fino ad oggi. Con la pubblicazione, ardentemente attesa, del libro di Rodger Streitmatter, Vuota Senza Te, (Empty Without You, Simon & Shuster Free Press), la relazione lesbica del secolo, iniziata nel 1933, esce finalmente allo scoperto.

Ecco finalmente, dice Lillian Federman, autrice di Odd Girls and Twilight Lovers, una «prova convincente che l’amore lesbico di Eleanor Roosevelt fu assolutamente essenziale perché lei diventasse la più grande First Lady della storia degli Stati Uniti».

L’influenza della formidabile Lorena Hickok, la reporter della Associated Press che fumava il sigaro e non era solo la migliore amica della First Lady, ma la sua amante segreta, permeava ogni aspetto della vita di Eleanor.
«Credimi - scrisse Eleanor Roosevelt a Lorena Hickok alla fine del 1933 - mi hai insegato e hai significato per me più di quanto tu sappia».
Lorena - o Hick, come Eleanor la chiamava affettuosamnete - persuadette Eleanor a venir fuori dal retroscena del ruolo di First Lady e tenere una conferenza stampa settimanale.

Lorena illuminò Eleanor sulla vera miseria della Grande Depressione, e fu in sua compagnia che Eleanor trovò la felicità.

(Fonte: Lesbians on the Loose, Sydney)


11 novembre '98
Campagna di
MTV contro l’odio

Los Angeles. MTV ha trasmesso lo scorso 11 novembre negli Stati Uniti un documentario dal titolo “Vita vera: l‘assassinio di Matthew” raccontando il brutale pestaggio e la successiva morte dello studente omosessuale dell’Università del Wyoming Matthew Shepard e le sue conseguenze, e lanciando la campagna dell’anno della rete televisiva, “Lotta per i tuoi diritti: Alzati di fronte alla violenza”.

La trasmissione, condotta dalla giornalista Serena Altschul, ha fatto il punto della situazione in Wyoming e nella provincia americana per gay e lesbiche e ha visto la partecipazione, oltre che di giovani studenti della provincia, anche di attivisti presenti alla marcia di New York conclusasi con pesanti scontri con la polizia.Durante la trasmissione è stato dato ampio risalto al servizio telefonico gratuito, il “Trevor Project Line: Interventi di crisi per giovani lesbiche, gay bisessuali e transessuali”, e al sito "Advocates for Youth” che fornisce assistenza legale.

(Fonte: PlanetOut)


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