MQ

Denuncia per sodomia contro Leonardo da Vinci (1452-1519) ed altri [1476]

Testo e commento inviato da Giovanni Dall'Orto

Note

Questo atto di accusa non si concluse, come si legge di solito, con l'assoluzione di Leonardo, ma con "un non luogo a procedere" per tutti e quattro gli accusati. L'accusatore infatti è anonimo, e se le leggi di Firenze permettevano denunce segrete (installando a tale scopo apositi "tamburi", cioè cassette per denunce), non permettevano per ovvie ragioni denunce anonime.
Gli imputati vennero quindi assolti a condizione di non essere ritamburati, cioè che non arrivasse entro un certo termine una denuncia firmata (che non arrivò).

Ciò non implica di per sé che la denuncia fosse falsa: Michael Rocke (Forbidden friendships. Homosexuality and male culture in Renaissance Florence, Oxford University press, New York 1996, p. 298, nota 120) osserva che dalle carte degli Uffiziali di Notte (la magistratura fiorentina che combatteva la sodomia) risulta che un uomo aveva già confessato prima della presente denuncia d'aver sodomizzato Saltarelli.

Nota: la mia trascrizione non è dal manoscritto originale ma dalla fotocopia di un'opera a stampa regalatami priva di indicazioni bibliografiche...

Denuncia per sodomia
contro Leonardo da Vinci ed altri [1476]

Archivio di Stato di Firenze, "Uffiziali di Notte", XVIII (2), fol. 46v., 9 aprile 1476.

Notifico a voi Signori Officiali come egli è vera cosa che Jacopo Salterelli fratello carnale di Giovanni Salterelli, sta co' lui all'orafo in Vachereccia, dirimpetto al buco, veste nero, d'età d'anni 17 o circa. El quale Jacopo va dietro a molte misserie et consente compiacere a quelle persone che lo richiegono di simili tristizie. 
E a questo modo ha avuto a fare di molte cose, cioè servito parechie dozine di persone, delle quali ne so buon date, et al presente dirò d'alcuno.

- Bartolomeo di Pasquino orafo sta in Vachereccia.

- Lionardo di ser Piero da Vinci sta con Andrea del Verrocchio.

- Baccino farsettaio sta da Orto San Michele in quella via che v'è due botteghe grandi di cimatori, che va alla loggia de' Cerchi, ha aperto bottega di nuovo di farsettaio.

- Lionardo Tornabuoni decto Teri, veste nero.

Questi hanno avuto a soddomitare decto Jacopo, et così vi fo fede.

absoluti cum conditione ut retamburentur

 



L'Archivio di Storia Gay e Lesbica è a cura di Giovanni Dall'Orto

Tutti gli articoli qui pubblicati appaiono per gentile concessione degli autori.
© dei singoli autori e di MondoQueer.