![]() |
rassegna stampa
clicca sul logo per tornare alla prima pagina |
|
|
CNN Italia 24 novembre 1999 Aids, cresce il contagio. LONDRA (CNN) -- L'Aids si sta diffondendo a un ritmo allarmante in tutti i paesi del mondo, secondo una ricerca presentata ieri dall'Unaids, il programma delle Nazioni unite per la lotta al virus Hiv, e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I dati più preoccupanti arrivano dall'Africa, dove il numero di donne sieropositive ha superato per la prima volta quello degli uomini. In tutto il mondo sono trentatré milioni e seicentomila le persone infette, tra cui un milione e duecentomila bambini. In circa la metà dei casi il virus Ë stato contratto prima dei 25 anni; molti muoiono prima dei 35. Il numero di persone morte quest'anno per Aids Ë il più alto dalla fine degli anni '70, quando la malattia ha cominciato a propagarsi: due milioni e seicentomila persone. Solo nel 1999, si calcola che cinque milioni e seicentomila persone verranno complessivamente infettate dall'Hiv. Il 95% delle persone affette dal virus risiede in paesi in via di sviluppo, dove la povertà, la mancanza di assistenza sanitaria e l'insufficienza delle risorse alimentano la diffusione dell'Aids. L'Africa sub-sahariana continua ad essere la zona maggiormente colpita, con il 70% degli infetti di tutto il mondo. Qui il numero delle donne affette dal virus ha superato del 5-6% quello degli uomini. Per entrambi i sessi, l'aspettativa di vita in Africa meridionale dovrebbe abbassarsi dai 59 ai 45 anni tra il 2005 e il 2010, a causa del diffondersi dell'epidemia. Ma secondo l'indagine dell'Unaids, la battaglia contro l'Hiv continua a essere una sfida aperta anche nei paesi industrializzati, dove esistono "segni estremamente preoccupanti" del fatto che il sesso sicuro Ë in declino tra i gay. In tutto il mondo, inoltre, l'aumento di droghe iniettate in vena contribuisce alla diffusione della malattia. "Con un'epidemia di queste proporzioni - dice il dottor Peter Piot, direttore esecutivo dell'Unaids - ogni nuovo caso contribuisce a determinare un'effetto onda, con conseguenze sulle famiglie, le comunità, la casa, gli affari e l'economia". Nonostante questo, perÚ, ci troviamo a un "punto di svolta" nel rispondere all'epidemia, ha continuato il dottor Piot: "Mai prima d'ora così tanti capi di stato hanno alzato la voce, e sono in aumento gli investimenti da parte dei paesi più ricchi". Ogni anno sono circa due milioni e duecentomila le persone che muoiono di Aids. Quelle morte finora sono pi di sedici milioni. Alla fine del secolo, l'epidemia avrà lasciato oltre 11 milioni di orfani in tutto il mondo, molti dei quali hanno contratto il virus loro stessi. Con il contributo di Ap
|
|
|