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rassegna stampa
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Corsera 23 novembre 1999
PERSONAGGI - E' morto a novant'anni lo scrittore che scandalizzò l'Inghilterra con un'autobiografia

QUENTIN CRISP,
PIONIERE DELLA RIVOLUZIONE GAY

Quentin Crisp, missionario della liberazione omosessuale, è morto dopo una interminabile vita di scandali e di successi. Avrebbe compiuto 91 anni tra un mese, il giorno di Natale, ma era ancora pronto ad andare in tournée nei teatri della provincia inglese, solo sulla scena, a sbalordire con le folgoranti battute che ne facevano un maestro di anticonformismo, degno epigono di Oscar Wilde. “Io sono uno dei più signorili omosessuali d'Inghilterra”, è la definizione che egli diede di se stesso e che i giornali ora ripetono, perché non sanno bene come definirlo: scrittore d'aforismi, autore, attore, modello, individualista. Inglesissimo, tanto che non ebbe fama fuori dal mondo anglosassone, era nato in una povera famiglia del Surrey e per tutta la vita si confrontò con l'ansia, tutta isolana, di non fare brutta figura: “Mia madre e mio padre lavoravano a tempo pieno per restare all'altezza dei Jones, finché non capii che costava molto meno tirarli giù al nostro livello”. Infatti Crisp, omosessuale ai tempi in cui c'era da vergognarsene, risolse il problema dichiarandosi apertamente, con i capelli tinti e il trucco pesante. Ma la fama gli venne dall'autobiografia, scritta nel 1968, “The Naked Civil Servant”, che poi venne trasformata in un film tv con John Hurt. Lì sfotteva le convenzioni della società (“Non c'è bisogno di fare le pulizie di casa, perché dopo quattro anni lo sporco non peggiora più”), quelle dei suoi lettori e se stesso: “Un'autobiografia è un necrologio dove manca l'ultimo capoverso”. Trasferitosi a New York, continuò a guardare a casa con occhio sempre più feroce: “La principessa Diana è un ciarpame che ha avuto quel che si meritava”. Perché, in fondo, la liberazione omosessuale lo privava del gusto dello scandalo: “I gay non vogliono essere integrati, perché se dicono "sono gay" la gente risponde: "E allora?". Loro vogliono dire di essere gay e avere tutti attorno che sobbalzano: "Oh, racconta: dev'essere così interessante!"”. Aveva vinto la sua battaglia e, a 90 anni, se ne rammaricava.

Alessio Altichieri


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