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La Repubblica
17 Novembre 1999

Bonolis: "Faccio sesso in tv"
Etero contro gay, arriva la sfida del sabato sera

Sabato alle 21 su Canale 5 la quinta puntata di "Ciao Darwin 2", il varietà sull'evoluzione della specie alle soglie del 2000

di ALESSANDRA ROTA

Roma - Ci ha portato i cornuti, gli atei, i politici. Li ha fatti sfilare, strillare, viaggiare nel tempo. Stavolta ha osato di più. Molto di più. A lanciarsi il guanto della sfida nel varietà di sabato sera su Canale 5, Ciao Darwin 2, saranno omosessuali ed eterosessuali. Cinquanta e cinquanta in nome delle pari oppurtunità e a giudicarli un'assise di duecento signore.
Alle prove, in un pomeriggio umido di Cinecittà, l'atmosfera era tra l'asettico e il faceto. "' Nnamo, belle" strillava girando per i camerini di lamiera un addetto ai lavori e si riferiva senza ombra di dubbio a Mister Gay ' 99, per l'anagrafe Leonel Arbares Lopez, cubano ventisettenne, occhi languidi e capelli lunghi arricciati e al suo vicino, sirenetto dell'anno precedente, Marco Fattori, 30 anni, i bicipiti ben in vista e un cappello di feltro grigio sulle ventitrè. Di professione spogliarellisti, modelli e comunque abituati alle ribalte erano forse gli unici a ostentare indifferenza e voglia di andare in scena. Per gli altri, tutti in giacca e cravatta, i muscoli dello stomaco tesi, valeva un credo comune: "Ci esponiamo anche per chi non ha il coraggio di dichiararsi omosessuale, perché causerebbe drammi in famiglia o sul posto di lavoro. Siamo in televisione perché vogliamo ottenere l'indifferenza. La normalità". A parlare è Fabio Croce, lo stesso delle librerie universitarie della capitale, il più a proprio agio in una situazione a metà tra il circo e il lettino dello psicanalista.
"Votate in funzione delle loro capacità, e basta. Il sesso non c' entra" Bonolis arringa l'assemblea al femminile che dovrà decidere a chi assegnare la vittoria, giura che non è preoccupato ma certo non è facile come giocare a Monopoli.
"Non fate buuu" si raccomanda. Aldo Busi scalpita, è il capitano degli omosessuali ma ci tiene a sottolineare: "Sono uomo, sono anche scrittore, non rappresento nessuno, sono solo me stesso. Una strafiga della Madonna, bello, ricco, famoso, colto, potente". Una vera boccata di simpatia per una trasmissione in equilibrio precario: farsa o missione umanitaria?
Il testimonial degli etero è Andrea Roncato, travolto dall'eloquio no, meglio, dal turpiloquio, del suo forbito contendente che dà il meglio di sè nella prova di coraggio.
Evviva, ci sono i serpenti, nessuna allusione, per carità, è solo un caso. In bermuda, Simone, gay e Enrico, etero, s' infilano nella vasca con i serpenti a sonagli che gli si arrotolano intorno. Silenzio, per favore, le bestie sono sensibili al chiasso. "Che odore di capitone in salamoia" esclama il solito Busi in accappatoio, anche lui finalmente avvolto dal simbolo del peccato mortale "ho affrontato serpenti ben più mordaci di questi e li ho fatti fuori tutti. Ecco" aggiunge mentre un boa gli accarezza il padiglione auricolare "il famoso serpente sull'(o)recchione". Si ride, ma nemmeno tanto. Amanda Lear, presidente dell'assemblea giudicante sembra sulle spine ma questo non le impedisce di commentare: "A letto l'omosessuale si dà molto più da fare".
Gli etero, quando si presentano si attribuiscono prestazioni eccezionali: Raffaele, 54 anni si definisce "super extra maxi etero", un altro si sente un "meraviglioso esemplare di maschio italico". Fuori dai microfoni sono tutti d'accordo nel dichiarare la loro assoluta tolleranza nei confronti dei gay, purché non facciano gli esibizionisti: "Ognuno ha i suoi gusti, è questione di scelta. Ho due figli maschi e tutte le sere ringrazio Dio che non siano f..." spiega un signore un po' attempato, pronto a sottoscrivere la carta dei diritti purché non riguardi la sua famiglia.
Al cast ci hanno pensato Paola Castricini e Sonia Bruganelli. "Non è stato facile però" aggiunge Fabio Croce "abbiamo cominciato a parlarne ad aprile. Centinaia di telefonate, c'era sempre una zia o una nonna che non dovevano sapere. Molti hanno avuto paura. È la prima volta che la televisione manda in onda un programma di questo genere. Era ora. La nostra visibilità è un fatto positivo. Abbiamo lottato tanto". Potenza del varietà, perché alla fine di questo si tratta: "È un gioco" ripete Paolo Bonolis che ha davvero risciacquato i panni in Arno e più che in Ciao Darwin sembra impegnato in una puntata di Quark. Il "Faccia a faccia" è una dimostrazione di forza di Busi, la prova della "Seduzione" non ha niente delle relazioni pericolose, il mister cubano in "Rocky Horror picture show" è un pipistrello in giarrettiere. Il sadismo degli autori si sfoga tutto nella prova del "Tempo" e lì non c'è diversità di scelte sessuali che tenga: "Tanto gentile e tanto onesta pare..." sciorina Bonolis aspettando il seguito "...il pecorino..." è la sconcertante risposta. Ancora: "Chiare fresche dolci acque...", "Con negli occhi lo sciacquone...". "Il fascino dell' eutanasia" borbotta il conduttore...
Le Lisistrate sedute sulla scalinata hanno diritto di voto ma anche di domanda e l'argomento è interessante: "Ma ve ne siete accorti da piccoli o lo avete scoperto dopo di essere omosessuali?" chiede una ragazza e un'altra : "Cari etero voi che pensate sempre a quella cosa non temete la concorrenza degi omo che sono più romantici e sensibili?", Busi interviene con la consueta delicatezza d'autore: "Stereotipi, sono r... in.. c... come tutti gli altri". Una signora anziana, seduta in prima fila, viene svegliata dal suo apparente torpore dalla voce forte di Bonolis: "Si sarebbe aspettata una puntata del genere?".


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