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Il Resto del Carlino 17 Novembre 1999 Diritti e doveri del "matrimonio facile" La legge del PACS in pillole Chi - Possono usufruire del PACS le coppie adulte, eterosessuali o omosessuali, che desiderano organizzare una vita in comune. Ne sono esclusi i minori, i consanguinei (fratelli e sorelle, genitori e figli, zii e nipoti), le persone già sposate. Dove - Il tribunale d'istanza del luogo di residenza comune raccoglierà le dichiarazioni congiunte degli aspiranti al PACS. Come - I sottoscrittori di un PACS debbono esibire un attestato che dimostri l'inesistenza di un legame di parentela e di un legame matrimoniale (o di un altro PACS). I divorziati (ma non i separati) hanno diritto al PACS dietro presentazione dello stato di famiglia. Doveri - I sottoscrittori di un PACS debbono prestarsi aiuto reciproco e materiale e sostenere insieme i debiti contratti da uno dei due per le necessità della vita quotidiana. Rottura - Il PACS si interrompe in caso di morte o di matrimonio di uno dei due contraenti, oppure in seguito a una dichiarazione congiunta o unilaterale al tribunale d'istanza. Dopo tre mesi la rottura sarà effettiva. Tassazione - Dopo tre anni di vita in comune i partners usufruiranno di un'imposizione congiunta, più vantaggiosa di quella individuale. Successione - I sottoscrittori del PACS beneficiano da subito di una detrazione fiscale di 375.000 franchi (112 milioni di lire) sulle successioni. Aldilà di questa cifra, i primi 100.000 franchi saranno tassati al 40 e il resto al 50 per cento. Lavoro - Il datore di lavoro dovrà tenere conto delle esigenze del partner nell'assegnazione dei giorni di ferie e concedere giorni di congedo nel caso in cui uno dei due "pacsati" si trovi in gravi difficoltà. Giovanni Serafini
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