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Serena Vitale - MondoQueer
Il Dipartimento di Stato Americano cerca informazioni sull'America Latina

Nota chiede alle ambasciate statunitensi
di controllare la persecuzione anti - gay

Per la seconda volta in tre anni, il Dipartimento di Stato ha inviato una nota alle ambasciate statunitensi in diversi paesi per sapere se le persone omosessuali siano soggette a persecuzione basata sul loro orientamento sessuale o sul loro status HIV.

In entrambi i casi, i funzionari del Dipartimento di Stato hanno detto che le informazioni sono necessarie per aiutare il Servizio di Immigrazione e Naturalizzazione degli Stati Uniti a valutare la ammissibilità delle richieste di asilo politico negli USA motivate dalla persecuzione basata sull’orientamento sessuale o sullo status HIV del richiedente. Nel 1994 il Dipartimento di Giustizia ha ordinato al SIN di includere la persecuzione anti - gay e quella legata all’AIDS far le motivazioni legittime per i cittadini stranieri per cercare asilo politico negli Stati Uniti.

L’Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro del Dipartimento di Stato ha inviato l’ultima nota a Luglio alle ambasciate statunitensi in 13 paesi Latino Americani e un paese caraibico. Il testo della nota è il seguente:

“Per svariati motivi, il numero di richieste di asilo da parte di persone omosessuali e siero - positive dai paesi Latino Americani è aumentato sostanzialmente negli ultimi 2-3 anni,” dice la nota, “obbligando il Dipartimento a cercare informazioni addizionali ed aggiornate, al fine di consigliare accuratamente i funzionari del SIN e del Dipartimento di Giustizia sulle condizioni del paese.

Per quanto concerne l’omosessualità, siamo specificamente interessati ad informazioni sulle attitudini nei confronti dei gay e sul trattamento di gay, travestiti e transessuali nella società, da parte dei membri della famiglia, dei datori di lavoro, dei vicini, dei compagni di classe, della polizia e delle altre autorità,” prosegue la nota. “Se possibile, le risposte dovrebbero descrivere l’esistenza ed applicazione di leggi anti - sodomia e altri simili provvedimenti; notizie di pulizia sociale degli omosessuali; e differenze di trattamento fra gay, lesbiche, travestiti, e la popolazione generale. Siamo anche interessati a sapere se esistano zone del paese dove gli omosessuali possono vivere apertamente.”

Un portavoce del Dipartimento di Stato ha detto questa settimana che i funzionari delle ambasciate hanno risposto alla nota di Luglio e che funzionari dell’Ufficio Asili del Dipartimento, che dipende dall’Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro, stanno studiando le informazioni. Il portavoce, che ha parlato a condizione di non essere identificato, ha detto che la nota fa parte di una routine, un processo continuo finalizzato a mantenere il SIN e i giudici statunitensi che si occupano di immigrazione informati sulle condizioni nei paesi da cui migliaia di persone cercano asilo politico negli Stati Uniti ogni anno per motivi legati all’omosessualità e non.

Il portavoce del Dipartimento di Stato ha detto che l’Ufficio Asili preparerà un rapporto scritto sulle informazioni che riceverà in risposta alla nota di Luglio sulla persecuzione contro i gay e i siero - positivi. Il portavoce ha detto che con la nuova politica del Dipartimento di Stato, i funzionari renderanno pubblico il rapporto, e tutti i futuri rapporti, denominati rapporti sull’assegnazione dell’asilo.

Nell’aprile 1995 il Dipartimento di Stato inviò una nota simile, chiedendo informazioni sulla persecuzione anti gay e legata all’AIDS alle ambasciate statunitensi nel mondo. Il dipartimento non ha ancora pubblicato le informazioni sulla persecuzione anti gay e anti AIDS ottenute a seguito di quella nota.
Alcune Organizzazioni Non Governative per i diritti umani, come Amnesty International e la Commissione Internazionale per i Diritti Umani di Gay e Lesbiche (IGLHRC) con sede a San Francisco, hanno documentato una diffusa persecuzione anti gay in vari paesi dell’Africa, Asia, America Latina ed Europa Orientale.

Sidney Levy, un funzionario della IGLHRC, ha dichiarato che il suo gruppo apprezza gli sforzi del Dipartimento di Stato per raccogliere informazioni sulla situazione delle persone omosessuali e dei malati di AIDS negli altri paesi. Tuttavia, Levy ha detto che la IGLHRC teme che il SIN e i giudici degli Stati Uniti che si occupano di immigrazione, che operano indipendentemente dal SIN, possano fraintendere le informazioni. Per esempio, Levy ha ricordato che le persone omosessuali e i malati di AIDS a volte continuano ad affrontare la persecuzione nonostante i paesi ospitanti abbiano abrogato la legislazione anti gay.

“Solo perché ci sono bar gay in un certo paese dell’America Latina non vuol dire che le persone omosessuali lì siano al sicuro”, ha detto levy.

Alcuni mesi fa, degli attivisti omosessuali in Messico hanno criticato un rapporto redatto da un consulente del SIN il quale affermava che i numerosi assassini di omosessuali nella provincia messicana del Chiapas apparivano diminuiti nel 1995. Gli attivisti hanno accusato che gli omicidi venivano commessi da gruppi di vigilanti che usavano armi normalmente in dotazione solo alla polizia o alle forze di sicurezza. Il capo di un gruppo messicano gay per i diritti civili ha accusato il SIN di avere deliberatamente alterato il rapporto per mostrare che gli omicidi erano diminuiti, in modo da scoraggiare i giudici che si occupano di immigrazione dall’accordare asilo negli Stati Uniti agli omosessuali messicani. L’autore del rapporto, Andrew Redding, un esperto internazionale nel campo dei diritti umani, ha rigettato decisamente le accuse, affermando che il suo rapporto era basato sulle migliori informazioni disponibili e che l’ipotesi di una campagna organizzata di omicidi di omosessuali in Messico non poteva essere documentata.

Andrew Llubers, un portavoce del SIN, ha dichiarato che il SIN non commenta mai le comunicazioni che ha a disposizione o le informazioni che riceve da altre istituzioni, come il Dipartimento di Stato. Llubers ha detto che il SIN oggi continua ad usare, per valutare se gli omosessuali stranieri abbiano diritto all’asilo negli Stati Uniti, gli stessi criteri di quando il Dipartimento di Giustizia ha stabilito nel 1994 che gli omosessuali possono fare richiesta di asilo negli Stati Uniti.

La nota di luglio del Dipartimento di Stato richiedeva informazioni sulla situazione delle persone omosessuali e di quelle con HIV oltre che in Messico anche in Argentina, Colombia, Guatemala, Ecuador, Cile, Honduras, Panama, El Salvador, Venezuela, Uruguay, Giamaica, Perù e Nicaragua.


(Fonte: The Washington Blade ON LINE, 9 Ottobre 1998)

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