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1 aprile 1999
“Massimi propositi”
Clamoorosa presa di posizione del governo italiano
basta con le discriminazioni per gay e lesbiche

Roma - Dopo mesi di polemiche, tentennamenti ed intensi colloqui con le associazioni omosessuali, il governo dell'Ulivo ha finalmente rotto gli indugi ed ha chiarito che presenterà entro la fine di quest'anno una serie di provvedimenti legislativi per eliminare dall'ordinamento italiano qualsiasi tipo di discriminazione basata sull'orientamento sessuale, per uniformare l'Italia alle direttive dell'Unione Europea in materia di diritti civili.

Il Primo Ministro Massimo d'Alema ha dichiarato, presentando il documento ufficiale del governo, che "è urgente per questo governo fare assoluta chiarezza sulla sua volontà di perseguire una politica antidiscriminatoria per raggiungere lo stesso trattamento davanti alla legge per tutti i cittadini e le cittadine italiane, a prescindere dal loro orientamento sessuale. Tutti devono essere consci della nostra ferma determinazione a raggiungere questo obbiettivo fondamentale per le vita del paese. Qualsiasi legge che allo stato attuale discrimina qualsiasi gruppo di minoranza dovrà essere sottoposta ad una revisione seria ed approfondita da parte del parlamento entro la fine dell'anno".

Solo una voce di dissenso si è alzata fino a questo momento tra le fila della maggioranza, con l'Onorevole Marini che ha espresso la sua preoccupazione verso "un obbiettivo non del tutto chiaro. [...] Ad esempio per quanto riguarda il riconoscimento delle coppie gay, non è chiaro se saranno anche concessi degli sgravi fiscali. Le famiglie, lasciatemelo dire, tradizionali, consumano risorse pubbliche sicuramente molto maggiori delle coppie e dei singoli senza figli. Credo pertanto che si dovrebbero prevedere almeno degli incentivi economici per coloro che usano meno risorse dello Stato".

Non sono ancora giunte dichiarazioni ufficiali da parte del Vaticano, ma il Cardinale Biffi di Bologna si è detto "sicuramente soddisfatto" della presa di posizione del governo in tema di diritti civili, aggiungendo: "certo che le checche sono le benvenute in Chiesa, basta che tengano giù le mani dai nostri chierichetti".

Per quanto riguarda l'opposizione c' è stata finora solo qualche polemica tra l'Onorevole Fini, che ritiene il governo delle sinistre finalmente "sulla strada buona anche se con un vergognoso ritardo rispetto ad altri paesi europei", e l'Onorevole Casini, che si è detto invece molto preoccupato per i risvolti che questa decisione avrà sulle gerarchie ecclesiastiche, "tutti questi nuovi provvedimenti che saranno approvati, migliorando la vita di tutti i giorni per gay e lesbiche, provocheranno sicuramente una drastica riduzione delle domande dei giovani per il sacerdozio".

L'Onorevole Berlusconi ha invece sottolineato che "nonostante cerchino di mascherarsi da democratici con qualche affermazione di principio sui diritti civili delle tante persone oneste che ci sono anche tra gli omosessuali, quelli del governo rimangono pur sempre dei comunisti, che diamine".

Un richiamo alla cautela si è però alzato a fine giornata da parte di un portavoce dell'Arcigay. "Cazzate" ha dichiarato "mi sembra tutto troppo bello per essere vero, assomiglia quasi a un bel pesce d'aprile".

Luca Balboni
;-)


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