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Gran Bretagna, marzo 1999
Donne e uomini perseguitati in base all'identità sessuale potranno ottenere asilo

Londra - La Camera dei Lord inglese, con una decisione storica con implicazioni a livello mondiale, ha stabilito che le donne vittime di maltrattamenti e le donne e gli uomini omosessuali che sono perseguitati sulla base della loro "identità sessuale", potranno ottenere asilo in Gran Bretagna. Fino ad oggi, soltanto alle persone perseguitate per motivi politici era riconosciuto questo diritto.

Uno dei motivi della decisione è stato il caso di due donne pakistane, il cui governo aveva ripetutamente discriminato e minacciato, che avevano chiesto asilo nel paese, ed ora ci si aspetta che numerosi gay, lesbiche e donne provenienti dai paesi islamici cerchino di ottenere il diritto a stabilirsi in Gran Bretagna.

In tutto il mondo islamico, salvo alcune eccezioni, molti dei diritti civili riconosciuti agli uomini sono sconosciuti alle donne; negli ultimi dieci anni, ad esempio, almeno 25 donne sono state arrestate in Arabia Saudita per avere tentato di guidare una macchina senza la patente, che la legge proibisce alle donne di prendere.
L'omosessualità, sebbene non sia condannata esplicitamente nel Corano, è spesso punita con il carcere e anche con la morte, con gradi di severità che variano da nazione a nazione. In Iran, ad esempio, chi viene accusato di "comportamento omosessuale" può essere giustiziato tramite lapidazione, rogo, impiccagione o scimitarra.

I giudici della Camera dei Lord hanno riconosciuto, con 4 voti a favore e 1 contrario, che le due donne pakistane si sarebbero trovate senza alcuna protezione nel caso di ritorno al loro paese d'origine, e che pertanto si potevano considerare un "particolare gruppo sociale" secondo la Convenzione di Ginevra sui Rifugiati del 1951.
La decisione dovrebbe avere effetti positivi anche nel caso del giovane rifugiato omosessuale iraniano, il cui caso non ha ancora visto una soluzione [leggi l'articolo]. La legge sull'immigrazione britannica non aveva nessun modo, fino ad oggi, di stabilire se, nei fatti, gli/le omosessuali costituissero un "gruppo sociale".

(Fonte: GayToday)


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