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Articolo da "Giornale di Brescia" 5 Ottobre 1960

Testo trascritto e inviato da Stefano Bolognini

NOTE

La nota riferisce l'inizio dello scandalo cosiddetto dei "balletti verdi" .

Il quotidiano su cui è apparso l'articolo era ed è d'ispirazione cattolica.

Giornale di Brescia, 5 Ottobre 1960

Azione a fondo contro viziosi e corruttori

60 persone denunciate per convegni immorali

La vasta e paziente indagine condotta dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria in ambienti ambigui della nostra città e di province limitrofe

Da parecchio tempo si parlava in città di una vasta operazione intrapresa dagli organi investigativi per bloccare un dilagante circuito del vizio, in cui si trovano coinvolti uomini, di giovane e meno giovane età. 

Le notizie relative a convegni immorali, a trattamenti di genere irriferibile, ad adescamenti ed a corruzioni e ricatti sono ripetutamente giunte anche a noi, che ci teniamo quotidianamente in contatto per servizio di cronaca con le fonti d'informazione accreditate. 

Per non intralciare l'azione investigativa, affidata al Nucleo di P.G. dei Carabinieri di Brescia, e diretta personalmente dal capitano Siani con la collaborazione del brigadiere Varano e Vaglini, non abbiamo ritenuto opportuno di fornire anticipazioni di sorta in attesa che la delicata operazione giungesse a compimento.

Il che è avvenuto nei giorni scorsi. L'indagine non si è limitata a raggiungere i centri di corruzione e i siti di appuntamento di queste torbide compagnie maschili, dislocati nella nostra città e nella nostra provincia, ma si è estesa anche a province limitrofe, e i particolare a Milano, Verona e Venezia. 

Trattandosi di argomenti estremamente penosi e che non abbisognano di alcuna particolareggiata divulgazione, crediamo di obbedire al nostro dovere professionale e nello stesso tempo alla legge del rispetto verso i nostri lettori esimendoci dall'entrare nei dettagli di simili sconcertanti aberrazioni sessuali.

Comunque l'inchiesta giudiziaria condotta con scrupolo e intransigenza ha portato dopo centinaia di interrogatori, alla denuncia di ben sessanta persone che dovranno rispondere di vari reati tra cui i fondamentali sono: violenza carnale, corruzione di minori, estorsione, favoreggiamento alla prostituzione e sfruttamento.

Risulta inoltre che gli imputati appartengono a tutte le classi sociali. Nell'elenco infatti figurano i più disparati mestieri e professioni. Sono coinvolti infatti nell'equivoca e clamorosa vicenda operai, studenti, parrucchieri, negozianti, insegnanti, attori, artigiani, possidenti, professionisti, esercenti, eccetera.

In seguito alle indagini i carabinieri hanno proposto all'autorità competente anche la chiusura di alcuni esercizi pubblici che sarebbero stati teatro di questi ambigui convegni.

Crediamo di interpretare i sentimenti dell'opinione pubblica cittadina sottolineando questa energica opera di bonifica, resa indispensabile anche dal fatto che determinate zone della città stavano diventando ormai luoghi di appuntamento abituale di comitive sospette.

 



L'Archivio di Storia Gay e Lesbica è a cura di Giovanni Dall'Orto

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