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“(...)promuovere ed incoraggiare il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di sesso, di lingua o di religione”

Articolo 1(3) dello Statuto delle Nazioni Unite (1945)


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omosessuali

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DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI UMANI

Settembre 1999
Discriminati
alle Nazioni Unite

Il personale omosessuale dell'ONU
chiede di essere trattato equamente

New York - La settimana scorsa, GLOBE, il gruppo che raccoglie il personale omosessuale delle Nazioni Unite ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui si chiede l'allargamento dei benefici di coppia riservati al personale eterosessuale anche a quello omosessuale. I dipendenti e le dipendenti che lavorano alle Nazioni Unite possono essere trasferiti frequentemente in qualsiasi parte del mondo, e non gli è permesso trasferirsi col proprio compagno o con la propria compagna se non sono regolarmente sposati, trovandosi nella spiacevole posizione di dovere scegliere tra la loro carriera e la loro famiglia.
"I rappresentanti gay e le rappresentanti lesbiche delle Nazioni Unite che si trovano in una relazione importante e convinta non sono single" recita il documento del Gay, Lesbian or Bisexual Employees of the U.N. (GLOBE), "GLOBE incoraggia le Nazioni Unite a riconoscere questo semplice fatto e a prendere le appropriate azioni per assicurare eguale trattamento per tutto il suo personale".
Il comunicato è solo la prima parte di un documento in preparazione che verrà presentato ad un gruppo di rappresentanti delle nazioni membre che organizzano il programma da discutere nelle prossime sessioni del comitato delle Nazioni Unite.

I rappresentanti di GLOBE hanno fatto sapere che i benefici per i/le partner dello stesso sesso del personale delle Nazioni Unite hanno una lunga storia di contraddizioni; tradizionalmente le richieste di benefici per il/la partner dello stesso sesso venivano prese in considerazione caso per caso, sulla base della legislazione del paese di origine, ma negli ultimi anni si sono avuti molti casi nei quali ai membri omosessuali del personale venivano negati questi benefici con la scusante che nei paesi in cui si sarebbero dovuti trasferire era considerato valido soltanto il matrimonio eterosessuale tradizionale.
Susan Allee, vice presidentessa del GLOBE, ha dichiarato che un membro ONU della Svezia, al quale inizialmente era stato concesso il visto belga per il proprio partner, si è visto cancellare il visto in un secondo tempo. "praticamente il regolamento ONU stabilisce che se sei sposato secondo la legislazione del tuo paese, allora le Nazioni unite devono riconoscere la coppia" ha aggiunto Allee, "così l'agenzia ONU dove lavorava gli ha concesso i benefici di coppia [incluso quello di ottenere il visto per il proprio partner]. Non so nemmeno come questo sia a venuto a conoscenza di qualcuno, fatto sta che ha iniziato ha ricevere improvvisamente telefonate che lo avvisavano che c'erano problemi col visto perché non erano realmente sposati". Allee ha fatto sapere che si sta ancora provando in tutti i modi ad annullare quella decisione.

L'ottenimento dei visti d'ingresso nel paese dove si è trasferiti per il proprio o la propria partner è senza dubbio il problema più pressante e sentito per i e le dipendenti omosessuali delle Nazioni Unite, visto che può voler dire la separazione forzata indefinita, ma ci sono molti altri benefici importanti come quelli come l'assicurazione, soprattutto se si viene trasferiti in paesi 'a rischio', o il rimborso delle spese di viaggio e delle spese legate al trasferimento.
Scott Long, della Commissione Internazionale sui Diritti Umani per Gay e Lesbiche, ha fatto sapere che alcuni dipendenti delle Nazioni Unite sono riusciti ad ottenere determinati risultati positivi, trovando delle scappatoie nella legislazione del paese dove venivano trasferiti; una dipendente peruviana dell'Onu, dopo essere stata trasferita a Ginevra, è riuscita recentemente a trovare una normativa nella legislazione elvetica che potrebbe permetterle di fare ottenere alla sua compagna messicana il permesso di soggiorno nel paese.
Ma è comunque difficile che i risultati ottenuti nelle singole nazioni verranno poi riconosciute dall'Ufficio Amministrazione Risorse Umane delle nazioni Unite per l'ottenimento degli altri benefici.

Tra le 185 nazioni che sono membre delle Nazioni Unite, sono pochissime quelle che riconoscono legalmente le coppie composte da persone dello stesso sesso, molto più numerose sono quelle che criminalizzano gli 'atti omosessuali'.

È estremamente importante che un'agenzia come le Nazioni Unite faccia un passo nella direzione giusta del riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e della fine di ogni tipo di discriminazione nei loro confronti, per stabilire un precedente per tutte le altre agenzie internazionali, oltre che per le nazioni membre. "Le Nazioni Unite dovrebbero prendere l'iniziativa a livello internazionale nel stabilire gli standard minimi per l'estensione dei diritti umani sul posto di lavoro" conclude il comunicato del GLOBE.

(MondoQueer - fonte: New York Blade, 3-9-1999)

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