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Argentina
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24 aprile 1999
Grande successo in Argentina per un programma omosessuale di una TV indipendente

Buenos Aires - Domandare a un passante nella capitale argentina "Perché mai non parlano di omosessualità nelle scuole?" può essere scioccante, in un paese noto per una cultura molto "macho", tutta bistecche, calcio e gaucho.
Tuttavia, Luis Almeida e il suo spettacolo, in onda sulla TV via cavo "+.GAY" ogni martedì a mezzanotte, hanno riportato un sorprendente successo nel paese e all'estero proprio facendo domande simili. "Non pensavamo di fare questo effetto - racconta Milagros Ceballos, produttrice dello show. "Abbiamo ricevuto messaggi da tutto il mondo: Amburgo, Canada, Paesi Bassi. - aggiunge Diego Panich, direttore del programma - Molti chiamano semplicemente per ringraziarci".
Ceballos spiega che si tratta del primo programma che affronta regolarmente l'omosessualità in America Latina o nel resto dei paesi di lingua ispanica. "Sentivamo che ci mancava uno spazio dove trovare notizie sulla comunità omosessuale. Le persone non sanno dove andare, dove trovare un buon party". Ma a parte il divertimento, che comprende anche musica, recensioni di libri e film, Ceballos spiega che lo show tratta questioni importanti per la comunità, come la discriminazione nella società argentina, prevalentemente cattolica e conservatrice. Come quasi tutta l'America Latina, l'Argentina deve ancora venire a patti con l'omosessualità.

"La società argentina è omofobica. Ci sono spazi in cui lesbiche e gay non possono dire chi sono", nota il sessuologo Adrian Zapetti.
"C'è questo pregiudizio per cui i gay sono promiscui e pensano solo al sesso", sottolinea Panich.

Nonostante la popolarità, il programma sta combattendo per rimanere in onda. Gli unici a comprare spazi pubblicitari finora sono stati una agenzia di viaggi gay, una immobiliare molto esclusiva e un salone di bellezza. La maggior parte dei finanziamenti continuano a provenire dalle tasche dei produttori. Per aumentare l'audience, e quindi la pubblicità, il programma ora presenta un quiz telefonico in cui si vincono biglietti gratis per discoteche omosessuali del posto.

Ceballos spiega che il programma cerca di soddisfare tutto il pubblico. "È difficile da accettare per molta gente. Però l'idea dietro "+.GAY" è l'integrazione". Il programma si è guadagnato l'appoggio morale della Società per l'Integrazione di Gay e Lesbiche di Argentina (SIGLA). "Ci piace che ci sia uno spazio dove possiamo parlare dell'omosessualità, dove la gente può rendersi conto che è normale, perché in giro ci sono un sacco di fantasie e menzogne", commenta Eduardo Vazquez, uno dei responsabili di SIGLA, secondo cui ci sono almeno 2 milioni di omosessuali in Argentina, su una popolazione di 34 milioni.
"La comunità omosessuale qui trova molta solidarietà", aggiunge Panich, che è eterosessuale.

Esistono inoltre due riviste omosessuali nel paese, e un programma radio di due ore che va in onda dal 1992 su due emittenti. La comunità avanza anche in altri spazi. Telenovele e telefilm molto seguiti hanno cominciato a inserire omosessuali fra i protagonisti, rendendoli visibili al grande pubblico come persone normali.
La comunità omosessuale ha anche cominciato a conquistare dei diritti. L'anno scorso il governo argentino decise che le coppie omosessuali hanno diritto, come le coppie eterosessuali, a affittare "a ore" le stanze d'albergo. A Marzo la città di Puerto Madryn, nel Sud del paese, più famosa per l'avvistamento di balene, ha ospitato un congresso di gay, lesbiche, bisessuali e travestiti.

I produttori sperano di raggiungere in futuro il resto dei paesi latinoamericani. Per ora, fuori da Buenos Aires, è possibile solo guardare alcuni pezzi dello spettacolo su Internet, all'indirizzo www.mundogay.com/asterisco.gay.

(Fonte: Agenzia Reuters)


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