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campagna omofoba
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La pagina pubblicitaria promossa
dalla "Cristian Coalition"
...

...e la pagina di risposta pubblicata
sui maggiori quotidiani americani.


Puoi leggere altri articoli cliccando i link che seguono:

febbraio 1999
Paul e Anne
Alla scoperta dei due protagonisti della campagna omofoba della Cristian Coalition

11 dicembre 1998
Gli psichiatri USA contro le terapie di "conversione"

16 ottobre 1998
Perché l'omofobia?
Gli psicologi americani esaminano le motivazione dell’aggressività contro lesbiche e gay

16 agosto 1998
Coalizione
KKKristiana

10 agosto 1998
In Usa monta la protesta

 


SITI CORRELATI

Cristian Coalition

il sito dell'organizzazione promotrice della campagna omofoba esempre in prima linea nell'opporsi al riconoscimento dei diritti civili dei gay e delle lesbiche.


Ex.Ex

il sito dove puoi trovare informazioni ed alcune storie personali di tentativi di forzare una persona a cambiare il proprio orientamento sessuale.

"Sono la prova vivente che
la verita' puo' renderti libera".

La "Cristian Coalition promuove una campagna omofoba sui maggiori quotidiani americani e le associazioni omosessuali insorgono e danno battaglia.

New York. I maggiori quotidiani americani hanno pubblicato una pagina pubblicitaria sulla "guarigione dall'omosessualita'", con una ex-lesbica che sostiene che attraverso la preghiera e la fede in Dio sarebbe diventata eterosessuale e si sarebbe sposata.
La campagna pubblicitaria, voluta e finanziata dalla "Cristian Coalition" (formata da olte 15 gruppi ed organizzazioni religiose) e dal gruppo cristiano estremista "Exodus" e costata oltre 200.000 US$, e' apparsa sul New York Times, sul Whasington Post e su USA Today, e affermava tra l'altro: "migliaia di ex-omosessuali" sono la prova che anche le lesbiche sono capaci di "abbandonare la loro identita' omosessuale per l'astinenza e addirittura il matrimonio". Le lesbiche sono anche descritte come "persone infelici, inclini al peccato e al suicidio".
Vari gruppi e associazioni omosessuali sono insorti affermando che la pagina pubblicitaria in questione promuove il fanatismo e la discriminazione, e hanno risposto con una serie di pagine sui maggiori quotidiani americani, che mostrano una sana e felice famiglia omosessuale.

Tracey Conaty, portavoce del "National Gay and Lesbian Task Force (NGLTF) ha concluso: "Il fanatismo, l'odio e l'intolleranza, che questa pagina pubblicitaria rappresenta, sono la vera e unica perversione".

Elizabeth Birch, direttore esecutivo di "Human Rights Campaign" (HRC) ha affermato "Nessuno vuole denigrare la storia di questa donna, ma il fatto e' che non riflette la stragrande maggioranza delle esperienze delle persone omosessuali in America e rafforza la favola che gli omosessuali non possono essere persone di fede".

Michael Johnston, presidente della "Kerusso Ministries" una dei gruppi promotori delle campagna omofoba, ha trovato le critiche dei gruppi attivisti omosessuali "pericolosi e pieni di fanatismo anti cristiano e intolleranza"; Presentandosi come ex-omosessuale con AIDS Johnston afferma anche di essere "sorpreso nel constatare che un movimento che si definisce orgogliosamente tollerante possa essere cosi' sfacciatamente intollerante verso tutte quelle migliaia di persone che come me hanno rifiutato e superato il desiderio omosessuale per raggiungere la vera Fede in Cristo e che ora cercano di offrire la stessa speranza agli altri".


Una risposta netta e dura e' venuta anche dal reverendo Troy Perry, fondatore della "Universal Fellowship of Metropolitan Community Churches", che ha fatto del rispetto dei diritti civili dei gay e delle lesbiche un pilastro dei propri insegnamenti. Il reverendo ha affermato che la lista dei gruppi che hanno finanziato la pagina omofoba la dice lunga su dove siano gli intolleranti, che nessun gruppo religioso puo' avere il monopolio della verita' e che rimane sempre scettico quando qualsiasi gruppo religioso abbina la parola verita' con l'intolleranza, l'odio e le pressioni politiche e sociali.
"la mia attenzione e' caduta subito sull'ultima linea della pagina" ha detto il reverendo "che riportava <se tu ami veramente qualcuno, devi dirgli la verita'>. Ebbene, eccovela la verita' per i figli di Dio gay e lesbiche, e non ho assolutamente paura a dirvelo: Dio vi ama cosi' come siete, Dio vi ha creato cosi' come siete e ogni creazione di Dio e' buona, nel negare la vostra essenza piu' profonda andate incontro solo a sofferenza e umiliazione, nell'accettare voi stessi cosi' come Dio vi ha creato siete sulla strada della salute spirituale, il vero messaggio delle Sacre Scritture e' di accettazione e affermazione dei gay e delle lesbiche. Ringraziate Dio che a dispetto dell'intolleranza seminata da vari gruppi religiosi di estrema destra della 'Cristian Coalition', dalla 'American Family Association' e dal 'Family Research Council', ci sono anche migliaia di gruppi che si battono per i vostri diritti e che accolgono con amore le persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Come sacerdote sono felice di accogliere e aiutare qualsiasi gay o lesbica che vuole conciliare la propria sessualita' con la propria spiritualita'...".

La "American Psychological Association" (APA) ha non solo riconosciuto nel 1973 che l'omosessualita' non e' una malattia mentale, ma nell'agosto 1997 ha disposto che chiunque debba essere sottoposto a "trattamenti psichiatrici" debba essere consenziente ed informato dei fatti.
Queste disposizioni invitano anche ad informare sulle potenzialita' positive di un eventuale stile di vita omosessaule e sulla pericolosita' delle eventuali terapie psichiatriche che possono peggiorare lo stato d'animo gia' confuso della persona omosessuale che segliesse di seguire questi trattamenti. Queste disposizioni sottolineano anche che non c'e' nessuna prova scientifica che queste terapie siano in qualche modo efficaci.
In una recente conferenza internazionale sui diritti umani i tentativi di forzare una persona omosessuale a modificare il proprio orientamento sessuale sono stati descritti come una tortura.
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