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La pagina pubblicitaria
con Anne Paulk promossa
dalla "Cristian Coalition"
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agosto 1998
"Sono la prova vivente che la verità può renderti libera"
la campagna pubblicitaria della Cristian Coalition

John e Anne

John Paulk era un travestito, sua moglie una lesbica, ora dicono di essere diventati eterosessuali, hanno avuto un figlio e ci tengono a dichiarare di avere rinunciato al “disturbo” dell'omosessualità. Alla scoperta dei due personaggi protagonisti delle campagne disinformative volute lo scorso anno da alcuni gruppi cristiani negli Stati Uniti. Le loro dichiarazioni hanno l'effetto della dinamite nelle comunità gay di tutto il mondo.

Anne Paulk sembra a prima vista una semplice casalinga, con appena un tocco di trucco, lunghi capelli biondi e modi decisamente femminili. "Sono così normale" dice guardando Timmy, il suo figlio di 20 mesi, e c'è una cosa che la rende comunque unica, e cioè il fatto che insiste nel dire di essere stata lesbica e che suo marito era omosessuale, insiste nel dire che lei ed il marito sono la prova vivente che si può "guarire" dall'omosessulità, come affermato nella pagina pubblicitaria che invita gli omosessuali a diventare felici e "normali" eterosessuali.
La campagna, voluta da una organizzazione chiamata Exodus International Ministries e finanziata da vari gruppi religiosi conservatori, é apparsa la scorsa estate su molti giornali americani, dal Washington Post al New York Times, e si apriva con una grande foto di Anne con la scritta “moglie, madre, ex-lesbica. Sono la prova vivente che la verità può renderti libera”. Le associazioni per i diritti civili e omosessuali americane sono subito insorte pubblicando una contro campagna informativa sugli stessi giornali, accusando Anne di essere una pedina di una alleanza tra le parti più conservatrici del partito repubblicano e una nuova “industria” a forte sviluppo chiamato “Terapia della conversione”, che “curerebbe” l'omosessualità con una miscela pericolosa, per la salute dei malcapitati, di fede cristiana e di analisi psichiatrica. Molti adolescenti gay e lesbiche sono spediti in questa miscela esplosiva dai genitori che non riescono ad accettare la loro omosessualità e devono subire trattamenti a base di droghe ed un vero e proprio lavaggio del cervello a base di trattamenti psichiatrici e violenza per fargli entrare nella testa il “corretto” comportamento maschio/femmina.

Anne incontrò John Paulk durante una seduta mentre era in “terapia” alla Exodus International, che incoraggia gli uomini gay nell'intraprendere attività sportive e le lesbiche erano spinte a truccarsi ed a indossare abiti femminili. La teoria alla base di tutto e che l'omosessualità non è innata né è una scelta, ma che chiunque, nato o nata eterosessuale, può tendere ad una relazione omosessuale a causa di un trauma.
Anne ha affermato di avere iniziato ad avere repulsione per gli uomini dopo essere stata molestata sessualmente da bambina, mentre John ha dichiarato di ritenere che il suo “problema” sia stato causato dalla separazione dai propri genitori. Questo atteggiamento mentale si scontra apertamente con tutte le ricerche condotte che indicano chiaramente che l'omosessualità è innata ed è un fatto assolutamente normale, e che probabilmente è il nostro patrimonio genetico che determina l'orientamento sessuale e non l'esperienza.
La serie di pagine pubblicitarie volute da Exodus sui maggiori quotidiani Americani con Paul e Anne, ha scatenato ovviamente un mare di polemiche ed un'alzata di scudi non solo nella comunità omosessuale, ma anche nel mondo scientifico, dove l'omosessualità non è considerata un disturbo o una malattia. Ma Anne e convinta diversamente: "Personalmente sono arrivata alla conclusione che l'omosessualità e un disturbo. Ma non credo che nessuno debba essere forzato a cambiare perché ci sono un sacco di somiglianze con gli alcolisti anonimi. Se non vuoi smettere di bere, allora non smetti. E lo stesso con l'omosessualità".

Anne e John hanno dichiarato di essere riusciti a diventare “felici eterosessuali” grazie ad un insieme di Bibbia, fede e terapie. "Voglio dire che se tu vuoi veramente cambiare è possibile, e per me è stata l'avventura più entusiasmante. Ho questa storia d'amore con mio marito. Ho avuto un figlio da lui. Ho una relazione sicura. Ho riempito la mia vita. Naturalmente avrei potuto avere un figlio anche rimanendo lesbica, usando il seme di qualcuno, ma non credo che sarebbe stato come avere un figlio da John". Nonostante Anne sia stata presentata come una tipica lesbica, molti ritengono che sia stata più semplicemente una ragazza un po' confusa, ma lei insiste e sottolinea che giocava a rugby, si dilettava di meccanica e usava esclusivamente jeans e maglietta. John Paulk invece, figlio 35 enne di un assicuratore, ha dichiarato di essere stato un ragazzo effeminato che giocava con le bambole, cucinava, odiava sporcarsi e che iniziò a prostituirsi ed a truccarsi da donna indossando una parrucca bionda e facendosi chiamare “Candy”. Dopo essersi incontrati tramite l'organizzazione “Exodus”, John fece la proposta di matrimonio ad Anne.

L’organizzazione Exodus, che è stata fondata nel 1976, conta oggi 83 centri in 35 stati negli USA, e non ha mai reso pubblico quanti omosessuali hanno realmente seguito i suoi programmi di “conversione” e tanto meno quanti li avrebbero conclusi “curati” dall'omosessualità. Addirittura due dei suoi fondatori, hanno abbandonato l'organizzazione dopo essersi innamorati l'uno dell'altro. Almeno 134 centri di Exodus hanno dovuto chiudere le porte in passato dopo che i direttori li avevano abbandonati ed erano “tornati all'omosessualità”. Molte critiche sono piovute addosso a Exodus da parte di molte organizzazioni che si occupano di diritti civili e da parte di molti studiosi, che accusano l'organizzazione di usare metodi basati sull'indottrinamento con una pericolosa miscela di superstizione, teorie su problemi di crescita, pregiudizi e violenza. Due lesbiche, Daphne Scholinski e Cyn Duff, ne sono il perfetto esempio. I loro genitori le hanno costrette a negare la loro identità e le hanno costrette ad intraprendere il programma di conversione: Duff ha dichiarato in seguito di essere stata ripetutamente spinta e schiacciata a forza sul pavimento fino a farle supplicare il personale di lasciarla, quindi le sarebbe stato detto che sarebbe stata rilasciata non appena avesse smesso di mentire, “Non sei veramente lesbica” le dicevano.

Luca Balboni

(da un articolo del Sunday Telegraph, Sydney)

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