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Pacs: rassegna stampa
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1 febbraio 1999
NOI commenta la manifestazione e le prese di posizione in Italia

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9 ottobre '98

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La Repubblica - 3 novembre 1998

Dopo essere stato dichiarato "irricevibile",
torna in aula il Patto civile di solidarietà

Il Pacs ritorna in Assemblea Nazionale

di GIACOMO LESO

PARIGI - L'Assemblea Nazionale ritorna, fra le polemiche, a occuparsi del Pacs. Il Patto Civile di Solidarietà, che è stato dichiarato "irricevibile" dal parlamento francese nella seduta del 9 ottobre scorso, alla sua prima presentazione in aula, a causa di un assenteismo di massa del Partito Socialista che ha provocato la prima sconfitta politica e le ire del Primo Ministro Lionel Jospin, è riaccolto in Assemblea fra polemiche e manifestazioni.

Mentre il ministro per le relazioni con il Parlamento, Daniel Vaillant, invita l'opposizione a non intralciare eccessivamente l'approvazione del progetto di legge sulle unioni civili fra due persone, senza distinzione di sesso, e di "pensare che l'opinione pubblica osserva attentamente", dalla parte della Chiesa Cattolica arriva l'anatema del presidente della Conferenza dei Vescovi di Francia, monsignor Louis-Marie Billé. "Le operazioni come il Pacs contribuiscono a rendere fragile la società, creando una confusione dei principi essenziali che faranno buon gioco al Fronte Nazionale".

Monsignor Billé riconosce che "non si andrà mai abbastanza lontano nel rispetto delle persone omosessuali, nella ricerca della loro integrazione sociale, nel rifiuto delle discriminazioni" ma afferma che "non è possibile fingere che eterosessualità e omosessualità siano equivalenti". Insomma i gay non vanno discriminati ma rimangono comunque diversi. Per sostenere questa posizione e per tentare un'ultima pressione sui deputati, una manifestazione organizzata da alcune associazioni cattoliche e altre vicine al Fronte Nazionale è prevista sabato prossimo davanti all'Assemblea Nazionale.

Il progetto che sarà presentato oggi in serata e durante il fine settimana successivo (7 e 8 novembre) sarà votato nella seduta dell'Assemblea Nazionale del 10 novembre. A differenza della prima proposta di Pacs rifiutata dal Parlamento questo secondo progetto di legge prevede che il Patto sia firmato in Tribunale invece che in Prefettura e che anche "due fratelli, due sorelle o un fratello e una sorella che risiedono insieme" possano stipulare un Patto di Solidarietà. Se i socialisti decidono di non disertare l'aula un'altra volta nei tre giorni di discussione e nella seduta di voto del 10 novembre, la legge dovrebbe passare senza grossi problemi con il voto favorevole della rosea maggioranza di governo (304 voti a sinistra, contro 257 a destra).


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