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Minacce alla stampa

Sydney. Alcuni giornali australiani della comunita' gay e lesbica hanno ricevuto messaggi minacciosi per posta da un gruppo cristiano che si fa chiamare "Rivoluzionari Australiani Bianchi" (WAR - White Australian Revolutionaires). Il gruppo razzista, che sembra avere collegamenti col partito di estrema destra "One Nation", si prefigge di "difendere la famiglia tradizionale contro gli attacchi delle lobby femministe e omosessuali e il rafforzamento delle leggi bibliche contro la sodomia e la perversione".

La polizia australiana starebbe anche investigando su una minaccia di morte ricevuta da un giornalista del settimanale gay "The Westside Observer" di Perth.

(fonte: Sydney Star Observer)

Kuala Lumpur
cancella il Pride

Kuala Lumpur, Malesia. La prima celebrazione del Gay pride che si doveva svolgere lo scorso mese nella capitale all'interno di un bar, e' stata cancellata dagli stessi proprietari del locale dopo che un giornale aveva riportato la notizia che l'amministrazione della citta' e la "Divisione Islamica della Malesia" si sarebbero opposti duramente all'evento. La cosa era stata portata all'attenzione dei Media dal "Consiglio Giovanile della Malesia", il cui portavoce ha affermato che il governo dovrebbe reprimere duramente ogni attivita' omosessuale nella citta'.

La situazione per gli omosessuali che vivono in Malesia, che ricordiamo e' uno stato islamico, sembra essere sempre piu' difficile.

(fonte: Sydney Star Observer)


Vietato il bacio con le bollicine

Censurato lo spot della Virgin. Sei grandi stazioni televisive americane ritengono che lo spot gay della 'Virgin' sia troppo duro per gli occhi 'vergini' dei telespettatori.

New York. Varie stazioni televisive americane si sono rifiutate di trasmettere uno spot pubblicitario della "Virgin Cola" che mostrava il matrimonio di una coppia gay che si baciava dopo lo scambio degli anelli. La Virgin Cola, dell'imprenditore britannico Richard Branson, sta avendo un grosso successo soprattutto a New York e in altre cinque grandi citta americane. Ma le stazioni televisive di queste citta' sono recalcitranti a trasmettere una serie di spot anticonformisti della Virgin Cola, incluso quello che mostra un hippie con capelli lunghi che incoraggia il presidente Clinton a darsi da fare di piu' con le donne: "tu hai il potere per farlo, fallo!".
Tre televisioni di Whasington DC non hanno fatto nessuna obiezione a trasmettere lo spot su Clinton ma si sono rifiutate di trasmettere quello con il matrimonio omosessuale, ha riferito un portavoce della Virgin. A New York la sola televisione usata solitamente per le campagne pubblicitarie della Virgin si e' rifiutata di trasmettere entrambi gli spot e ha preteso anche la censura di alcune parole in altri due spot, mentre tutte le televisioni di Boston e San Diego si sono rifiutate di trasmettere quasi tutti i controversi spot della Virgin, firmati dal giovane regista ventottenne Todd Phillips.

(fonte: PlanetOut)


L'Austria seglie
la discriminazione

Vienna. Il parlamento austriaco ha votato per il mantenimento dell'eta' del consenso per il sesso tra omosessuali a 18 anni, mentre per gli eterosdessuali l'eta' e' 14 anni.
Il consiglio d'Europa aveva in precedenza decretato che la differenza dell'eta' del consenso tra omosessuali ed eterosessuali viola la Convenzione Europea sui Diritti Umani e le Liberta' Fondamentali.

Passo avanti
in Nuova Zelanda

Wellington, NZ. I gay e le lesbiche neozelandesi potranno chiedere ed ottenere il permesso di rimanere assenti dal lavoro per poter accudire il proprio o la propria partner in caso di malattia. E' il risultato della nuova legge presentata dal governo e approvata dal parlamento. Il ministro del lavoro Max Bradford ha affermato che l'introduzione della legge viene incontro al rispetto dei diritti umani in Nuova Zelanda.

(fonte: Capita Q, Sydney)


Minacce presidenziali

Ancora lontana la possibilita' di vedere rispettati i diritti civili di gay e lesbiche in Africa.

Kampala, Uganda. Il presidente Yoweri Museveni ha minacciato di opporsi duramente e con ogni mezzo ad ogni tentativo delle associazioni e dei gruppi omosessuali di lottare per i diritti civili dei gay e delle lesbiche.

Museveni, durante un'affollata conferenza stampa, ha affermato che applichera' tutti i mezzi che la legge gli consente per impedire qualsiasi attivita' o dimostrazione pubblica a carattere omosessuale.

Museveni ha anche messo in guardia i giornalisti della "corrotta societa' occidentale" dall'intromettersi negli affari interni dell'Uganda, e ha tra l'altro affermato: "Quando tempo fa ero in visita in America mi sono imbattuto in una sfilata di oltre 300.000 omosessuali! Se assistessi a una sfilata di anche soli 20 omosessuali qui in Uganda, li disperderei subito con la forza".

(fonte: PlanetOut)

In tribunale
per i propri diritti

Citta' del capo, Sud Africa. Due coppie lesbiche che avevano presentato domanda per rinnovare la residenza temporanea di una delle partner sono ricorse al tribunale dopo il rifiuto delle autorita' di concederla.
La "National Coalition for Gay and Lesbian Equality" si e' costituita parte civile, dopo che lo scorso dicembre, assieme alla "Commission for Gender Equality" aveva presentato ricorso per altri sei casi di coppie dello stesso sesso alle quali era stata rifiutata la residenza, e provando a rendere incostituzionale la legge che non permette a persone dello stesso sesso di usufruire dei permessi di residenza.

Il caso e' stato rimandato al prossimo agosto, ma le autorita' hanno garantito che nel frattempo, in attesa della sentenza del tribunale, non verranno presi provvedimenti di espulsione.

(fonte: Lesbians on the loose, Sydney)

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