MondoQueer
Argentina
clicca sul logo per tornare alla prima pagina

9 marzo 1999
Protesta contro il principe Carlo d'Inghilterra in visita in Argentina

Buenos Aires. Un gruppo di oltre 70 gay, lesbiche e transessuali argentini/e hanno inscenato martedì 9 marzo una manifestazione di protesta davanti all'ambasciata inglese a Buenos Aires, dove il principe Carlo è in visita ufficiale, per protestare contro la politica d'immigrazione inglese e la situazione sempre più difficile in Argentina per lesbiche, gay e transessuali.

Al momento della manifestazione il principe Carlo non era presente nella sede diplomatica in quanto stava incontrando il presidente argentino Carlos Menem ed era bersaglio di un'altra, ben più pesante, manifestazione di protesta. I manifestanti sono riusciti a consegnare una petizione, firmata da 67 persone, che riporta: "Come persone gay, lesbiche, travestite, transessuali e bisessuali, siamo sistematicamente arrestati, picchiati e persino uccisi dalla polizia. Siamo venuti per chiedere asilo politico perché ci negano il diritto a lavorare e a vivere, e ci picchiano e ci reprimono, come è documentato nel rapporto annuale della comunità omosessuale argentina".
Circa una dozzina di persone sono riuscite a sfondare i cancelli della sede diplomatica, per essere subito respinti violentemente dalla polizia, intervenuta in forze. Una transessuale è stata ferita e portata in ospedale.

Il presidente Carlos Menem ha reintrodotto il 3 marzo scorso una serie di provvedimenti legislativi che erano stati abrogati nel 1996, e che conferiscono alla polizia il diritto di arrestare chiunque e tenerlo in custodia a sua discrezione, senza intervento o possibilità di rifiuto da parte di nessuna autorità giudiziaria. Con questi provvedimenti, largamente applicati prima del 1996, molte prostitute transessuali avevano dovuto subire vari arresti ogni settimana e avevano dovuto subire violenze, abusi e violazioni dei diritti civili ogni volta che finivano nelle mani della polizia. Gli stessi provvedimenti legislativi autorizzano la polizia ad arrestare chiunque stia "presumibilmente" commettendo un crimine, e la storia insegna che la polizia ha questa presunzione per lo più con bambini di strada, immigranti, poveri, omosessuali transessuali e prostitute.

Un esempio del clima ostile che si respira ormai in Argentina è stato il pestaggio e l'uccisione di un giovane travestito di Buenos Aires di nome Angela il mese scorso, e lo spazio dato alla notizia dal telegiornale del canale Telefe TV, non per condannare il crimine, ma la vittima. Il giornalista Franco Salomone ha fatto un appello per lo sterminio dei travestiti, affermando che sono "portatori di Aids ed estremamente pericolosi per la società", e le organizzazioni omosessuali hanno dovuto protestare una settimana prima che gli fosse concesso il diritto ad una replica televisiva.
Le operazioni per il cambio di sesso sono fuorilegge in Argentina e sono punibili col carcere sia per il medico che le pratica che per il paziente. Coloro che riescono a farsi operare fuori dalla nazione non possono avere i nuovi documenti, col risultato che perdono ogni diritto civile e politico e non possono continuare la loro precedente professione. La prostituzione rimane spesso l'unica possibilità di sopravvivenza.

(Fonte: Alejandra Sarda per PlanetOut)


"MondoQueer" e' una iniziativa senza scopo di lucro. Sono graditi contributi, articoli e segnalazioni.