Nuova Zelanda
clicca sul logo per tornare alla prima pagina |
|
|
altre notizie:
28 aprile '99 13 aprile '99 22 dicembre '98 6 novembre '98 10 ottobre '98 2 ottobre '98 7 agosto '98
|
25 maggio 1999 Nuovo allarme sulla salute delle lesbiche. Una ricerca a livello nazionale, condotta su un campione di 791 lesbiche neozelandesi dalla dott.ssa Miriam Saphira e da Marewa Glover, rivela che solo i 3/4 delle intervistate hanno parlato con i medici della propria inclinazione sessuale; più della metà delle intervistate ammette di aver rimandato la visita medica in caso di disturbi. "Parte del personale medico non offre un servizio competente alle pazienti lesbiche - dichiara la dott.ssa Saphira - Per esempio, alcuni dottori non raccomandano lo "striscio" vaginale [prelievo di secrezioni che vengono analizzate durante il PAP-test, n.d.a.] alle lesbiche che non hanno mai avuto rapporti sessuali con un uomo. Questo nonostante che studi recenti condotti negli USA dimostrino che il virus papilloma, una delle cause principali del tumore alla cervice, si trasmette anche con rapporti sessuali diversi dalla penetrazione etero". La ricerca conferma che le lesbiche hanno eseguito raramente il PAP-test, soprattutto se paragonate al campione random di donne oggetto di una precedente indagine medica condotta nella regione settentrionale. Le lesbiche sono ugualmente a rischio per quanto riguarda il tumore al seno, eppure non sono considerate obiettivo delle campagne di prevenzione e di sensibilizzazione ai controlli periodici. La ricerca della dott.ssa Saphira suggerisce che esistono come delle barriere, che limitano le lesbiche nei confronti delle cure mediche. "La possibilità di incontrare personale medico omofobico scoraggia le lesbiche dal ricorrere ai servizi di Pronto Soccorso, anche nel caso di incidenti", commenta la dott.ssa Saphira. Non sono state condotte nuove ricerche sull'atteggiamento del personale medico nei confronti di pazienti omosessuali da almeno 15 anni. È comunque da rilevare anche che 1/3 del campione considerato dichiara un reddito annuale di meno di NZ$20.000, il che suggerisce un altro possibile effetto della discriminazione. La relazione contenente i risultati della ricerca verrà distribuita a tutti i centri di promozione della salute ed ai responsabili della politica sanitaria, al fine di incoraggiare una più profonda consapevolezza dei bisogni e delle difficoltà dell'utenza lesbica. Ricordiamo, comunque, che siamo noi le prime responsabili della nostra salute. Il PAP-test si dovrebbe eseguire almeno una volta all'anno, e ci si può sottoporre al prelievo presso qualunque consultorio che offra visite ginecologiche. Il costo si aggira attorno alle £30.000, che sono davvero poche rispetto alla sicurezza della buona salute del collo dell'utero. La cura dei tumori alla cervice dà ottimi risultati, a patto che la malattia sia diagnosticata per tempo. Serena Vitale (Fonte: Conferenza Stampa del Gruppo di Consulenza sulla Salute, 25-05-1999)
|
|
|