Como '99
clicca sul logo per tornare alla prima pagina |
|
|
17 maggio 1999 Il comunicato stampa di AGEDO, l'Associazione di Genitori Omosessuali La risposta del Circolo Koiné alla lettera apparsa su La Provincia del 6 maggio '99
rassegna stampa La provincia Il Corriere Il Corriere La provincia La provincia La provincia Il Corriere La provincia La provincia Il Corriere Il Corriere
|
Il 22 maggio a Como Manifestazione nazionale sulle Unioni Civili. Un appello di Sergio Lo Giudice, Presidente ARCIGAY, per le adesioni alla manifestazione.
"Vi chiediamo di venire a sfilare con noi fino al lungolago, dove celebreremo simbolicamente numerose Unioni civili, e, comunque, di inviarci un fax (051 6446722) o una e mail (arcigl@iperbole.bologna.it) di adesione" Bologna, 15 aprile 1999 Cari amici, care amiche, la battaglia sulle Unioni civili ha rappresentato in questi anni uno dei principali impegni del movimento omosessuale italiano ed europeo. In Italia l'Arcigay, che ha lanciato questa battaglia sin dal 1987, ha trovato numerosi consensi sociali e politici, che, tuttavia, non sono stati sufficienti, almeno fino ad oggi, a raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati: l'approvazione di una legge nazionale che istituisca le Unioni Civili come istituto aggiuntivo al matrimonio che possa regolarizzare le convivenze fra le coppie omosessuali od eterosessuali che lo desiderino. Un istituto che porrebbe fine alla negazione , da parte della legislazione italiana, della realtà di tante coppie di fatto che rappresentano positive forme di relazione sociale garantite dall'art.2 della Costituzione. In questi anni la possibilità di una regolarizzazione della propria unione per le persone omosessuali è stata sancita dalle legislazioni di numerosi paesi europei: Danimarca, Norvegia, Groenlandia, Svezia, Islanda, Catalogna, Olanda. Nelle scorse settimane si sono aggiunte la Francia, dove il Parlamento ha approvato in seconda battuta i PACS, l'Aragona, che si è così affiancata alla Catalogna con un'analoga legge regionale, e la Repubblica Ceca, con una legge già approvata da un primo voto del parlamento, che parifica i diritti delle coppie gay e lesbiche. In Italia ci sono cinque proposte di legge depositate in Parlamento, e numerosi comuni italiani (Pisa, Firenze, Empoli, Bologna, Siena, Reggio Emilia, La Spezia, Modena, Arezzo, Prato, Livorno, Ferrara e molti altri) si sono pronunciati, istituendo il registro comunale o attraverso atti politici, in favore di questo riconoscimento. Abbiamo avuto, e sappiamo che continueremo ad avere in voi, ottimi compagni e compagne di strada, che hanno creduto in questa campagna come in una battaglia per un generale ampliamento dei diritti di cittadinanza nel nostro paese, un tassello di una più generale richiesta di riconoscimento delle libertà individuali e dei diritti civili da parte di uno stato realmente laico e multiculturale. Ci teniamo molto, quindi, ad avervi al nostro fianco nella prima manifestazione nazionale sulle Unioni Civili che si terrà il 22 maggio su un "ramo del lago di Como", non quello di Renzo e Lucia, ma quello dall'altra parte, a Como, a manifestare per questa unione che "s'ha da fare", nonostante i don Rodrigo che, nel nostro caso, sono più d'uno. Vi chiediamo, se possibile, di venire a sfilare con noi fino al lungolago, dove celebreremo simbolicamente numerose Unioni civili, e, comunque, di inviarci un fax (051 6446722) o una e mail (arcigl@iperbole.bologna.it) di adesione. La manifestazione partirà alle ore 15 da Piazza Vittoria Porta Torre per giungere al Tempio Voltiano. Potrete trovare ulteriori informazioni al sito web della manifestazione all'indirizzo Sperando in una vostra adesione, vi invio intanto i migliori auguri di buon lavoro Sergio Lo Giudice
|
|
|