MondoQueer
campagna omofoba
clicca sul logo per tornare alla prima pagina

Puoi leggere altri articoli apparsi su MondoQueer su questo argomento, cliccando i link che seguono:


Puoi leggere altri articoli cliccando i link che seguono:

febbraio 1999
Paul e Anne
Alla scoperta dei due protagonisti della campagna omofoba della Cristian Coalition

16 ottobre 1998
Perché l'omofobia?
Gli psicologi americani esaminano le motivazione dell’aggressività contro lesbiche e gay

16 agosto 1998
Coalizione
KKKristiana

10 agosto 1998
In Usa monta la protesta

agosto 1998
"Sono la prova vivente che la verità può renderti libera"
la campagna pubblicitaria della Cristian Coalition


omofobia
Matthew Shepard
Tutte le Notizie


SITI CORRELATI

Cristian Coalition

il sito dell'organizzazione promotrice della campagna omofoba esempre in prima linea nell'opporsi al riconoscimento dei diritti civili dei gay e delle lesbiche.


Ex.Ex

il sito dove puoi trovare informazioni ed alcune storie personali di tentativi di forzare una persona a cambiare il proprio orientamento sessuale.

11 dicembre 1998
Gli psichiatri americani contro le terapie che pretendono di “curare” l’omosessualità

Washington. Il comitato esecutivo dell’Associazione Psichiatrica Americana (APA) ha votato all’unanimità l’11 dicembre l’adozione di una risoluzione che respinge totalmente le terapie che pretendono di ‘correggere’ l’orientamento sessuale da omosessuale in eterosessuale.

“Tutte le evidenze indicano che questo [l’orientamento] è la condizione con cui la gente nasce. Ci occupiamo dei disturbi, non della condizione in cui sono le persone” ha dichiarato Nada Stotland, la direttrice del comitato degli affari pubblici dell’APA.
La decisione è venuta anche come reazione alla campagna pubblicitaria disinformativa, apparsa sui maggiori quotidiani americani la scorsa estate, che promuoveva queste ‘terapie’ e che era stata voluta e finanziata da un gruppo di organizzazioni estremiste religiose.
“L’esistenza di una terapia che si suppone cambi la sessualità della gente, persino di coloro che non lo vogliono, è molto pericolosa perché implica che abbiano un disturbo. Ci sono evidenze che anche il solo crederci possa portare a depressione ed ansia” ha aggiunto Stotland.

La risoluzione dell’Associazione Psichiatrica Americana riporta che “i rischi potenziali di queste ‘terapie riparatrici’ sono enormi, inclusa la depressione, l’ansia e comportamenti auto-distruttivi, poiché il subire queste terapie con l’aggiunta dei pregiudizi sociali contro l’omosessualità può rinforzare l’odio di se stessi gia sperimentato da simili pazienti. Molti pazienti che sono stati sottoposti alle ‘terapie riparatrici’ hanno raccontato che gli avevano detto innacuratamente che gli omosessuali sono individui soli ed infelici, che non raggiungono mai l’accettazione di se stessi e la soddisfazione. La possibilità che le persone possano raggiungere la felicita e la soddisfazione interpersonale come uomo gay o donna lesbica non è presente. [...] L’APA si oppone ad ogni trattamento psichiatrico, come la terapia ‘riparatrice’ o ‘di conversione’, che si basa sulla supposizione che l’omosessualità sia di per se un disordine mentale o che si basa sulla supposizione che il/la paziente potrebbe cambiare il/la suo/a orientamento sessuale.”
L’Associazione Psichiatrica Americana ha cancellato l’omosessualità dalla lista dei disordini mentali nel 1973.

Applaudendo la risoluzione, David Smith della “Human Rights Campaign” ha descritto i programmi di conversione come “terrorismo psicologico usato da gruppi politici religiosi come strumento per minare la giusta politica pubblica verso i cittadini gay e le cittadine lesbiche”.
Il comunicato stampa della “Human Rights Campaign” sottolinea che Janet Folger, la responsabile della campagna pubblicitaria disinformativa apparsa sui giornali, ha dichiarato espressamente al “New York Times” che il suo fine era di “colpire la supposizione che l’omosessualità è una condizione immutabile e che quindi le persone gay non hanno bisogno di protezione tramite le leggi anti-discriminatorie.”
Stotland, rispondendo a una domanda di un giornalista se la campagna pubblicitaria disinformativa possa avere dato un contributo ad avvenimenti come il pestaggio a morte dello studente del Wyoming Matthew Shepard, ha dichiarato che, diffondendo l’idea che l’omosessualità sia maligna o sia un disturbo, può contribuire a fare “sentire la gente meno inibita nell’usare violenza contro i gay o nel rifiutargli il lavoro.”

(Fonte: Planet Out)

"MondoQueer" e' una iniziativa senza scopo di lucro. Sono graditi contributi, articoli e segnalazioni.