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"La nostra gabbia dorata"
intervista con Peter Tatchell in vacanza a Sydney


Stati Uniti d'America
Le coppie lesbiche e gay colpite duramente dalle leggi sull'immigrazione

New York - Il New York Times ha pubblicato un articolo nel quale si denuncia come alcuni cambiamenti apportati alla legge federale sull'immigrazione nel 1996, abbiano colpito duramente i partner stranieri di lesbiche e gay americani, provocando una valanga di espulsioni.

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Malesia
Quando l'omosessualità viene usata come arma politica per delegittimare l'opposizione:
Termina bruscamente il processo a Anwar, accusato di corruzione e sodomia dalla dittatura malaysiana

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Svezia
Unioni civili anche per lesbiche e gay stranieri

Stoccolma - Il ministro della giustizia svedese ha dichiarato venerdì 19 marzo che il suo governo sta prendendo in considerazione la possibilità di permettere alle coppie straniere di lesbiche e gay che risiedono nel paese di registrare la loro relazione, ottenendo così gli stessi diritti legali delle coppie svedesi sposate.
"La proposta significherà che gli stranieri che vivono in Svezia potranno registrare la loro unione" ha dichiarato la portavoce del ministro, Bjorn Lindh. La legge prevedeva finora che le coppie lesbiche e gay potessero registrarsi solo se almeno uno dei due partner aveva la cittadinanza svedese.
Sotto il nuovo emendamento che si prevede entrerà in vigore il 1 marzo 2000, le coppie omosessuali non svedesi che hanno vissuto in Svezia per almeno 2 anni, saranno idonee alla registrazione. La condizione dei due anni di residenza non si applicherà ai cittadini della Danimarca, Islanda, Olanda e Norvegia, paesi che hanno leggi sul matrimonio omosessuale simili a quella svedese del 1995. Il provvedimento dovrà ora passare all'esame del Parlamento.

(Fonte: Sydney Star Observer)


Stati Uniti d'America
La mamma di Shepard plaude la nuova legge sugli "hate crimes" presentata in Congresso

Judy Shepard, la mamma di Matthew Shepard, ha espresso durante una conferenza stampa il 23 marzo, tutto il suo appoggio alle leggi contro i crimini relativi all'istigazione all'odio razziale (hate crimes), che si stanno presentando sia in vari stati americani, sia a livello federale.

"Nessuno può sapere se queste leggi avrebbero potuto salvare la vita a James Byrd o anche a mio figlio, ma possiamo cominciare oggi a costruire un mondo più sicuro per tutti" ha dichiarato Judy Shepard "Se soltanto un crimine è fermato, se solo un potenziale criminale riceve il messaggio di questa legislazione e c'è una sola vittima di meno, allora ne sarà valsa la pena.

(Fonte: The Advocate)

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Stati Uniti d'America
Unioni civili a Los Angeles

La Contea di Los Angeles ha istituito un registro delle Unioni Civili. Le coppie, anche quelle composte da persone dello stesso sesso, potranno registrarsi pagando un contributo di $20. La registrazione è però puramente simbolica e non concede alle coppie nessuno diritto legale, anche se può essere d'aiuto per stabilire l'idoneità a usufruire dei benefici previsti verso i partner dello stesso sesso nelle aziende che lo prevedono.

(Fonte: The Advocate)


Gran Bretagna
Il governo spinge le ultime colonie a decriminalizzare l'omosessualità

Londra. Le autorità britanniche hanno annunciato che richiederanno ai territori ancora in possesso inglese in tutto il mondo di aderire agli standard europei in fatto di diritti umani.
"Specificatamente, richiediamo cambiamenti nella legislazione in una minoranza di territori all'estero che mantengono punizioni corporali e criminalizzano gli atti omosessuali consensuali in privato" ha dichiarato il Segretario agli Esteri Robin Cook.

(Fonte: The Advocate)



27 marzo 1999
Io Donna, supplemento Corriere della Sera

Io, religiosa innamorata

Elisaheth Keaton ti lascia un segno indelebile quando le parli e ti racconta la sua storia. Con dolcezza e passione. Elisabeth è una di quelle donne che non si dimenticano. E la sua, è una di quelle storie che ti lasciano senza fiato. Americana di famiglia portoghese, 49 anni, reverendo della Chiesa Episcopale dal 1986, diocesi di Newark, New Jersey, Stati Uniti.

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Gran Bretagna
Insegnante lesbica fu costretta a licenziarsi per l'intolleranza degli studenti

Londra - Una insegnante lesbica ha presentato un ricorso per discriminazione sessuale contro il proprio istituto scolastico per non essere riuscito a prevenire le prese in giro omofobiche degli studenti, che la obbligarono a ritirarsi con la scusa di motivi di salute.
Shirley Pearce, 51 anni, insegnava scienze dal 1975 nella scuola superiore di Mayfield a Portsmouth, e iniziò ad essere oggetto di forti insulti anti-lesbici da parte degli studenti negli ultimi 6 anni prima delle sue dimissioni nel 1996. Il suo caso è ora all'esame di un tribunale di Southampton.
L'avvocatessa della Pearce, Sandhya Drew, ha dichiarato il 15 marzo durante l'udienza che "non si tratta solo di come la scuola affronti gli incidenti legati alle molestie, ma come non sia stata presa nessuna azione per prevenirli".
Durante la sua testimonianza, Shirley Pearce ha descritto solo alcune delle molestie e degli insulti di cui è stata vittima, perché, ha riferito, sono stati troppo numerosi per menzionarli tutti. Il primo incidente è avvenuto quando due ragazze hanno reso pubblico il suo orientamento sessuale, facendo battute pesanti in sua presenza, e nel corso dell'anno gli insulti sono aumentati senza che la direzione della scuola, informata dalla stessa Pearce, prendesse alcun provvedimento; più di un ragazzo urlò "lesbica" durante le sue lezioni e un altro studente si rivolse a lei in classe chiedendo "io odio lesbiche e checche, penso che dovrebbero essere perseguitati, non crede signorina"? e, almeno in questo caso, la direzione della scuola fece scrivere allo studente una lettera di scuse. Dal novembre del 1994 il clima diventò così pesante che nel febbraio del 1995 fu costretta a prendersi un periodo di riposo. Al suo ritorno le cose non migliorarono, continuarono gli attacchi durante le ore scolastiche, e gli studenti iniziarono a prenderla di mira anche fuori dalla scuola e a diventare violenti; uno di loro, mentre lei si dirigeva verso casa, gli tirò addosso una bicicletta e altri tre studenti la andarono a minacciare a casa di sera. Nonostante tutto lei continuò ad insegnare nella speranza che prima o poi la cosa finisse, ma gli abusi e le violenze si trasmettevano da una generazione di studenti all'altra, così nel 1996 fu costretta ad abbandonare il lavoro.
La Pearce ha dichiarato di avere discusso del problema molte volte con gli altri insegnanti e col preside della scuola, che le consigliarono soltanto di "stringere i denti" in quanto stava dando troppa importanza alla cosa, come se volessero dire, come ha riferito in tribunale, "bene, sei una lesbica, dovresti aspettarti simili commenti".

(Fonte: PlanetOut)


Stati Uniti d'America
Proteste indù per Xena

Los Angeles - Il Consiglio Mondiale Indù (Vishwa Hindu Parishad), la più grande associazione mondiale indù, ha protestato formalmente contro la 'Universal Studios' per un episodio di 'Xena, la Principessa Guerriera' andato in onda recentemente negli Stati Uniti, nel quale la protagonista prega la divinità indù Krishna di aiutare lei e la compagna Gabrielle a tirarsi fuori dai guai.
Balkrishna Naik, segretario generale dell'organizzazione, ha dichiarato che così si riduce "la divinità a divertimento a buon mercato" nell'aiutare Xena a "salvare la sua amante lesbica", e in un documento ufficiale ha riportato che "come indù ci sentiamo profondamente colpiti da questo programma che rappresenta sprezzantemente la religione e le divinità indù. Spero che 'Universal Studios' e i produttori vorranno tenere conto dei sentimenti di milioni di indù in India e nel mondo, e cancellino questo spettacolo sbagliato e offensivo". Tusta Krishnadas, portavoce del gruppo ha dichiarato di stare onsiderando un boicottaggio della "Universal Studios".
In un documento ufficiale la produzione di 'Xena' ha sottolineato di avere "consultato un esperto di studi indiani che è indù" e che " è stato fatto ogni sforzo per assicurare che tutti i riferimenti alla religione indù fossero affrontati con il massimo rispetto".

(Fonte: CapitalQ, Sydney)


Francia
Act Up decide di non identificare
il deputato gay francese

Parigi - Il gruppo Act Up per i diritti degli omosessuali, ha detto lunedi 22 marzo che ha rinunciato al piano di identificare un membro omosessuale del parlamento francese che aveva partecipato alla marcia di protesta contro la legge che propone uguali diritti per le coppie omosessuali.

Il presidente di Act Up, Philippe Mangeot, ha annunciato la decisione, dopo che parecchi politici hanno avvertito che rivelare l'omosessualita' di qualcuno contro la sua volonta', avrebbe implicato un'invasione tale della privacy che avrebbe potuto portare ad un'azione legale. "Questo non ha niente a che vedere con la morale. Un'invasione della privacy ci sarebbe potuta alla fine costare troppo. Nessun deputato vale cosi' tanto da portare Act Up al fallimento." e' stato il commento di Mangeot al mensile Tetu, in un intervista pubblicata lunedi.

L'Assemblea Nazionale ha approvato la legislazione proposta dal governo di sinistra che dara' gli stessi diritti legali e fiscali alle coppie non sposate, eterosessuali e omosessuali, di quelli che attualmente hanno solo le coppie sposate. Ma i critici hanno denunciato questa legge come una legge di "matrimonio gay", e ci sono stati problemi in Senato. I gruppi conservatori e pro-famiglia hanno lottato duramente contro la legge che permetterebbe alle coppie non sposate di entrare in un "patto civile di solidarieta'" dall'eta' di 18 anni, e circa 100.000 manifestanti avevano fatto una marcia di protesta in gennaio a Parigi.

(Fonte: Reuters)


Australia
In Senato per i diritti di gay e lesbiche

Canberra - Il democratico Andrew Bartlett durante il suo intervento di giovedi scorso al senato si è detto triste per la mancata partecipazione del Primo Ministro australiano John Howard (liberale) alla parata del Mardi Gras svoltasi il 27 febbraio scorso. "Non che creda che il Gay & Lesbian Mardi Gras abbia sofferto della mancanza di appoggio del primo Ministro, ma credo sia una vergogna" ha dichiarato il senatore "e credo che l'atmosfera vibrante e orgogliosa di quella manifestazione gli avrebbe portato giovamento". Bartlett si è detto comunque soddisfatto del fatto che sia stato nominato come nuovo ambasciatore in Danimarca una persona apertamente gay, concludendo che "recentemente ha presentato il suo partner dello stesso sesso alla regina danese, e questo è molto appropriato, perché la Danimarca è stato il primo paese, nel 1989, a riconoscere i matrimoni civili tra omosessuali".

(Fonte: CapitalQ, Sydney)

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