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Nuove prospettive in Germania

Bonn. La vittoria del socialdemocratico Gerhard Shroeder alle elezioni tedesche farà fare probabilmente un passo in avanti alla causa dei diritti civili per gay e lesbiche nel paese, hanno riferito i leader delle associazioni omosessuali tedesche.
Il risultato delle elezioni tedesche conclude quel cambio della guardia avvenuto in quasi tutta Europa a favore di governi di sinistra, sebbene in paesi come la Gran Bretagna e la Francia i nuovi governi abbiano spinto subito l’acceleratore sulle riforme per i diritti civili delle persone omosessuali, mentre in Italia gli unici segnali di cambiamento vengano da amministrazioni locali e non dal governo di Roma; in questo senso si spera che la vittoria socialdemocratica tedesca e le promesse del nuovo Cancelliere alle organizzazioni omosessuali possa essere di stimolo anche in Italia, affinché si apra finalmente un dibattito serio sul tema dei diritti civili.

Le elezioni di domenica scorsa hanno concluso un periodo di 16 anni di dominio conservatore del Cancelliere Helmut Kohl, ed il partito socialdemocratico, che ha ottenuto il 41% dei voti, formerà molto probabilmente una coalizione di governo coi verdi, che hanno ottenuto il 6.7% dei voti; entrambi i partiti hanno promesso di introdurre ed estendere i diritti civili delle persone omosessuali, inclusa l’introduzione di una legge per il riconoscimento delle famiglie composte da persone dello stesso sesso.

Il programma politico dei Verdi tedeschi è comunque più sensibile al tema dei diritti civili per gli omosessuali e prevede una migliore protezione legale per i gay e le lesbiche che cerchino asilo politico in Germania, per il ricongiungimento familiare, per il diritto al matrimonio e il diritto all’adozione. Non è ancora chiaro quanto i socialdemocratici siano disposti a seguire i verdi su questo terreno, ma nel programma del partito è gia inclusa la protezione dei lavoratori e delle lavoratrici omosessuali contro la discriminazione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato.

"Applicare progressivamente il programma"
L'intervista a Gerhard Schröder
dal mensile gay "Hinnerk", settembre'98
tradotto dalla redazione di NOI

Comunicati Stampa
i comunicati stampa dei gruppi ed associazioni omosessauli


"i diritti degli omosessuali"
di Serena Vitale

L’omofobia è legittimata quasi ovunque nel mondo da leggi che criminalizzano l’omosessualità o discriminano in altro modo le minoranze sessuali, negando ad esse pari opportunità di protezione


Celebrato Pride Africano
in Sud Africa

Johannesburg. Lo scorso 26 settembre, durante la nona edizione del Gay Pride sudafricano, il solo che si celebra in Africa, almeno 15'000 persone hanno marciato attraverso Johannesburg , con un'alta percentuale di lesbiche e di persone di colore. Molti dei partecipanti provenivano da Città del Capo, Durban e Pretoria, e persino da nazioni vicine come la Namibia e lo Zimbabwe .
Mentre gli appartenenti all’organizzazione Gay e Lesbica del Witwatersrand (GLOW) aprivano la manifestazione con la loro tradizionale bandiera arcobaleno gigante, quelli della Coalizione Nazionale per l'uguaglianza dei Gay e delle Lesbiche (NCGLE) portavano uno striscione con scritto “Riconoscete le nostre famiglie”, e seguito dalla coppia recentemente sposata da un sacerdote anglicano, sottolineando un tema particolarmente sentito dagli omosessuali sudafricani. Erano presenti alla manifestazione anche alcuni appartenenti più aperti del Clero Anglicano, che indossavano tutti una maglia fucsia, mentre gli appartenenti ai Zulu e ai Boeri indossavano costumi tradizionali.
Era anche presente una delegazione della polizia sudafricana con uno striscione che recava “Popolo della nazione arcobaleno, noi siamo al vostro servizio”.
Sharon Cooper, una delle organizzatrici, ha dichiarato che la manifestazione di quest’anno ha superato ogni previsione di successo, aggiungendo “abbiamo avuto [in manifestazione] piu donne e persone di colore che in ogni altro anno, e questo era veramente il nostro desiderio”.
I rappresentanti della “Gay and Lesbian Coalition” hanno invitato i manifestanti a votare alle elezioni del prossimo anno per candidati e partiti che sostengano i diritti di gay e lesbiche, e hanno dichiarato che il matrimonio omosessuale deve essere una priorita’ nei pogrammi politici.

Tra gli sponsor del Gay Pride figuravano aziende come la BMW, Benson & Hedges e GinZing, e dopo la manifestazione si è svolto il festival con varie manifestazioni culturali collaterali e una grande festa allo stadio della città.

(fonte: SundayTime, Johannesburg - PlanetOut)


A Johannesburg la prossima conferenza mondiale ILGA

La “International Lesbian and Gay Association” (ILGA) ha deciso di organizzare la sua conferenza mondiale del 1999 nel mese di settembre del prossimo anno a Johannesburg, in Sud Africa.
ILGA è una federazione di oltre 350 organizzazioni gay, lesbiche, bisessuali e transessuali provenienti da tutti i 6 continenti. Il comitato organizzativo della conferenza è composto dal gruppo “Gay e Lesbiche dello Zimbabwe”, dalla “Organizzazione Gay e Lesbica Sudafricana del Witwatersrand”, dalla “Coalizione Nazionale per l’Uguaglianza dei Gay e delle Lesbiche del Sud Africa” e dal “Progetto Arcobaleno della Namibia”.

ILGA sta cercando un coordinatore per organizzare la conferenza a Johannesburg e disponibile da questo mese fino al prossimo settembre, per alcuni mesi a tempo pieno e per altri part-time: per maggiori informazioni mazibuko@ncgle.org.za

(fonte: Sydney Star Observer)


Protesta contro
Senatore repubblicano

Jackson, Mississipi. L’Associated Press ha riportato che giovedì si è svolta una manifestazione davanti all’ufficio del capo della maggioranza al Senato Trent Lott . I dimostranti protestavano contro alcune dichiarazioni di rappresentanti repubblicani che avevano paragonato l’omosessualità all’alcolismo e alla cleptomania. Una contro manifestazione a favore del senatore è stata organizzata da gruppi conservatori non appena si è avuta notizia di quella organizzata dalle organizzazioni omosessuali, e la polizia ha provveduto a non fare entrare in contatto le due parti.

David Ingebretsen, direttore esecutivo della “Mississippi American Civil Liberties Union” ha dichiarato che il Senatore Lott ha contribuito “a creare un clima di intolleranza che divide il paese invece di unirlo”, mentre un altra manifestante, Brenda Henson, ha dichiarato all’Associated Press: “Abbiamo gia abbastanza odio qui in Mississipi, è tempo di spazzare questo sporco fuori da questo stato”.

(fonte: Capital Q, Sydney)


ILGA all'ONU

New York. Almeno due incontri sono stati programmati per il 1999 tra l'ILGA (International Lesbian & Gay Association) e l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Mary Robinson.

L'ILGA sta cercando appoggio per la sua recente domanda di registrazione presso le Nazioni Unite e ha chiesto un'approfondita indagine sull'abuso dei diritti umani per le persone omosessuali.

Jennifer Wilson, segretaria della sezione locale dell'associazione, ha dichiarato che "l'incontro [con Mary Robinson] dimostra l'aumento dell'attenzione sul rispetto dei diritti umani per gli gay e lesbiche in un contesto internazionale", aggiungendo di aspettare un miglioramento dei loro diritti, ma "come cittadine del mondo abbiamo diritto al rispetto dei nostri diritti e al riconoscimento delle nostre libertà fondamentali".

(fonte: Sydney Star Observer)

Il sindaco di Lisbona sensibile alle tematiche omosessuali

Lisbona. Il sindaco della città, Joao Soares, ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede del gruppo “Opus Gay “ il 12 settembre e all’inaugurazione della seconda edizione del Film Festival Gay e Lesbico di Lisbona il 14 settembre, con oltre 100 proiezioni in programma.
Il sindaco ha dichiarato di essere “molto orgoglioso del fatto che Lisbona sia una città di libertà, tolleranza e speranza”, mentre il Presidente del gruppo “Opus Gay” Antonio Serzedelo, 53 anni, ha dichiarato al giornale spagnolo “El Pais” che “dopo le persone di colore e gli zingari, è arrivato anche il nostro turno [per le libertà’]”.
“Opus Gay” è una delle tre principali organizzazioni gay e lesbiche portoghesi, assieme alla sezione portoghese dell’ILGA e al Gruppo Rivoluzionario di Lavoro del Partito Socialista.

(fonte: GayToday)


Il Costarica proibisce la discriminazione

Secondo informazioni non confermate pubblicate su internet da alcuni attivisti, la Corte Suprema del Costarica avrebbe proibito la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, anche se non si sa ancora il motivo che ha portato a questa decisione.
Sarebbe stata aggiunta una clausola alla Costituzione che riporta “Chiunque porti avanti misure di discriminazione basate sulla razza, sulla nazionalità, sul sesso, sull’età, sull’orientamento politico, religioso e sessuale, sullo stato civile o su qualsiasi infermità, è punibile con la reclusione da 20 a 60 giorni”

Le uniche altre nazioni che hanno bandito la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, specificandolo nella loro costituzione, sono il Sud Africa e le isole Fiji.

(fonte: GayToday)


Niente proteste in Chiesa

Londra. Peter Tatchell, portavoce del gruppo OutRage! di Londra, che aveva protestato con altri attivisti all’interno della Cattedrale di Canterbury la Domenica di Pasqua, interrompendo il sermone dell’Arcivescovo di Canterbury per condannare il suo contributo alla discriminazione nei confronti di gay e lesbiche per quanto riguarda il lavoro, l’età del consenso ed il matrimonio, è comparso davanti alla corte il 25 settembre per essere stato accusato di “comportamento indecente” in una Chiesa, in base all’articolo 2 del “Ecclesiastical Courts Jurisdiction Act” (1860), e la loro difesa punterà sul “diritto di libera espressione e protesta pacifica”. Sembra che negli ultimi 138 anni questo articolo sia stato applicato soltanto 3 volte, ma la Corte ha gia annunciato che in questo caso sarebbe intenzionata ad applicare la pena prevista della reclusione, in quanto secondo l’articolo 2 qualsiasi protesta all’interno di una Chiesa, non importa quanto pacifica, sarebbe da considerarsi “indecente”.

Tatchell ha dichiarato che l’articolo va abrogato al più presto in quanto darebbe “alla Chiesa il privilegio dell’immunità di fronte alla protesta pubblica e al dissenso”, e che “il diritto alla libera espressione non si ferma alle porte della Cattedrale. [...] nessun’altra istituzione ha il diritto a questi privilegi per sopprimere con la forza il dissenso. Non dovrebbe essere un crimine criticare l’Arcivescovo di Canterbury nella sua Cattedrale”. “Qualsiasi restrizione al diritto di protestare [...] è incompatibile con una società democratica e deve essere eliminata” ha concluso Tatchell.

OutRage! sta cercando contributi per la difesa di Peter Tatchell.
“Abbiamo bisogno di sostegno finanziario per combattere questa persecuzione” ha dichiarato David Allison di OutRage!, “il caso di Peter è un test importante per le libertà civili. Dobbiamo difendere il diritto a protestare pacificamente e resistere al tentativo di soffocare la libertà di parola”.

Se vuoi sostenere la battaglia di OutRage! puoi mandare un assegno intestato ad “OutRage!” a questo indirizzo: OutRage!, P.O. Box 17816, Londra.

(fonte: GayToday)


Le donne lesbiche a rischio per il cancro al seno

San Francisco, 29 settembre. Un nuovo studio scientifico le donne lesbiche potrebbero avere un maggiore numero di probabilità di contrarre il cancro al seno rispetto alle donne eterosessuali. Nel rapporto, redatto dal dottore Stephanie Roberts, direttore medico del “Lyon-Martin Women's Health Services” di San Francisco, e Suzanne Dibble, aiutante del professore all’Università della California, sono state comparate le schede di 1019 donne ricoverate al “Lyon-Martin” tra il 1995 e il 1997. Circa il 57% delle donne si sono definite eterosessuali, mentre il 42% si sono definite lesbiche.

Lo studio, che è stato pubblicato dalla “Gay and Lesbian Medical Association”, indicherebbe che le lesbiche presentano tutte un maggior numero di fattori a rischio identificati, ma sottolinea che, nonostante la ricerca debba essere ulteriormente approfondita, sarebbe certo che c’é una differenza significativa tra i due gruppi di donne.

Il dottor Robert ha dichiarato che il rapporto “sottolinea la necessita di più ricerca che metta a confronto le donne lesbiche ed eterosessuali di differente età e livello sociale”, e che “dimostra l’importanza di incoraggiare le donne lesbiche ad avere controlli medici in modo regolare”.

(fonte: Reuters)


Anwar prigioniero politico

Kuala Lumpur. Lo scorso 30 settembre, l’ex Vice Primo Ministro della Malesia Anwar Ibrahim si è dichiarato innocente a seguito della quinta accusa di sodomia in una corte della periferia di Kuala Lumpur, mentre il Primo Ministro Mahathir Mohamad ha dichiarato che le ferite evidenti subite da Anwar in carcere potrebbero essere ferite inflittesi dallo stesso Anwar.
Alcuni giornalisti, che hanno potuto incontrare per pochissimo tempo l’accusato, hanno dichiarato che Anwar presentava numerose ferite ed abrasioni, e che ha dichiarato di essere stato ripetutamente malmenato dalla polizia fino all’incoscienza. Durante un successivo controllo medico, è rimasto in ospedale sotto osservazione della polizia.

Amnesty International è intervenuta duramente condannando i metodi della polizia e dichiarando Anwar Ibrahim, e i due uomini condannati a sei mesi di reclusione per avere avuto rapporti sessuali con lui, Sukma Darmawan e Munawar Ahmad Aness, prigionieri di coscienza, mentre il governo della Malesia ha dichiarato che aprirà un’inchiesta per appurare eventuali abusi delle forze dell’ordine.
Nel frattempo, quasi a sottolineare che la lotta per i diritti delle persone omosessuali va ormai combattuta su scala planetaria, come sempre sostenuto dalla redazione di MondoQueer, è scesa in campo la “Organizzazione Progressista dei Gay” nelle Filippine, accusando il Primo Ministro della Malesia di “soffiare sull’odio anti-gay” e di volere distrarre la gente dai veri problemi del paese e concludendo “Noi gay filippini [...] salutiamo calorosamente tutte le forze democratiche della Malesia che rifiutano e denunciano l’ingiusta caccia alle streghe e le tattiche delle autorità contro i diritti politici non solo di Anwar ma anche di tutti gli omosessuali, le lesbiche ed i transessuali della Malesia”.

(fonte: PlanetOut - Reuters - Sydney Star Observer)


Orgoglio gay texano

Dallas. Lo scorso 27 settembre si è svolto a Dallas il 15º Gay Pride, il cui slogan era “L’unita nella diversità”. Nonostante si sia scelto di ritardare la celebrazione dell’orgoglio gay da giugno a settembre per motivi meteorologici, la manifestazione si è svolta in un caldo soffocante, che non ha comunque scoraggiato i numerosissimi partecipanti.

La manifestazione è stata aperta da consigliere della città John Loza e dal rappresentante dello stato del Texas, il democratico Harryette Ehrhardt .

(fonte: PlanetOut)

Contro la violenza
a New York

New York. La comunità gay di Brooklyn ha lanciato un messaggio forte contro l’escalation di violenza contro gli omosessuali nel quartiere, organizzando una marcia anti-violenza conclusasi con una lunga lezione gratuita di arti marziali. Il gruppo era composto per due terzi da donne, e uno dei portavoce ha denunciato il fatto che, sebbene il livello della criminalità si sia abbassato notevolmente in tutta la città, stanno aumentando in modo preoccupante i crimini contro le persone omosessuali.

(fonte: PlanetOut)


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