MondoQueer
14-20 giugno '99
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21-27 giugno '99


Orgoglio Globale
in tutto il mondo si celebra il diritto alle diversità
Scozia
Benefici per i/le partner dei/delle parlamentari dello stesso sesso

Edimburgo - Il comitato del nuovo parlamento scozzese, incaricato di decidere le detrazioni ed i benefici, in un incontro a porte chiuse ha deciso all'unanimità di estendere i benefici di viaggio ai partner dei membri del parlamento a prescindere dal genere e dall'orientamento sessuale; verranno rimborsati fino ad un massimo di 12 viaggi tra il luogo di residenza ed il parlamento di Edimburgo. Il parlamento inglese prevede simili rimborsi solo per i suoi membri regolarmente sposati.

(MondoQueer - Fonte: Planet Out)


Regno Unito
A Buckingham mai più ospiti gay"

Londra - Il Duca di Edimburgo vieta alla consorte frequentazioni poco ortodosse e dichiara Buckingham Palace "off-limits" per gli ospiti gay della Regina d' Inghilterra. La notizia è un duro colpo per i promotori di una vita di Corte più moderna, primo il Principe Carlo che 18 mesi fa ruppe la tradizione di invitare alle feste reali solo coppie sposate, estendendo l'invito a un ricevimento al compagno gay del ministro della Cultura britannico, Chris Smith.

(Fonte: La Repubblica, 14 /6/1999)

Svezia
Asilo politico a giovane gay iraniano

Stoccolma - Un ventottenne iraniano al quale era stata notificata l'espulsione dalla Svezia, ha ottenuto l'asilo politico nel paese scandinavo il 19 giugno scorso. Dopo essere fuggito dall'Iran dopo che la sua omosessualità era venuta alla luce durante il servizio militare, ha passato gli ultimi 3 anni in Svezia cercando disperatamente di restarvi. L'ufficio immigrazione svedese ha deciso di accordare ad "Amir" l'asilo politico per motivi umanitari, anche a seguito degli ultimi rapporti sulle sue condizioni di salute dopo due tentativi di suicidio.

Amir, che si trova ora sotto stretta sorveglianza in una clinica psichiatrica, è stato informato della decisione dalla sua avvocatessa Lena Isaksson che ha successivamente dichiarato alla stampa: "è rimasto silenzioso e non credeva a quello che gli stavo dicendo".

La sorella di Amir, che vive in Svezia, ha dichiarato che "si tratta della notizia più bella che abbia mai sentito in vita mia. Dopo tutte le difficoltà che abbiamo incontrato. Amir è in condizioni serie, ma ora le sue sofferenze finiranno, sebbene abbia bisogno di un lungo periodo di tempo per recuperare. Siamo molto grati alla sua avvocatessa e a chiunque altro lo abbia aiutato".

(MondoQueer - fonte: Bjoern Skolander da Dagens Nyheter)


Italia
Aggressioni ad esponenti di associazioni omosessuali

Cresce in Italia la violenza verso lesbiche e gay con una serie preoccupante di aggressioni fisiche a membri della comunità omosessuale. Il 7 maggio scorso è stato aggredito Marco Caporali, un membro dell'Arcigay Koinè di Como, da parte di un uomo di mezza età qualificatosi come rappresentante di un gruppo di "padri di famiglia" comaschi ostili alla manifestazione sulle unioni civili. Il 4 giugno è stato aggredito a Lido di Classe Paolo Casadio, ex-presidente dell'Arcigay di Ravenna
Il 15 giugno sono stati aggrediti Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay, e Luigi Valeri, da due uomini qualificatisi come "Ronde cittadine" che, identificati dai carabinieri, si riveleranno essere un candidato di Forza Italia alle comunali e suo padre.
Infine il 20 giugno è stato aggredito Mauro Ciòffari, responsabile del Coordinamento nazionale Gay Democratici di Sinistra, mentre allestiva lo spazio per i Gay Games presso la spiaggia romana di Capocotta, da un uomo di 55 anni che lo ha minacciato con un coltello al volto.


Stati Uniti
Clinton: giugno mese dell'orgoglio lesbico e gay

Wasinghton - Descrivendo i gay e le lesbiche che 30 anni fa si confrontarono con la polizia di New York come "un gruppo di cittadini coraggiosi che hanno resistito all'oppressione", il presidente Bill Clinton ha proclamato ufficialmente giugno il "mese dell'orgoglio gay e lesbico".
Dopo avere enumerato vari provvedimenti attuati dal governo per porre un freno all'aumento delle violenze e delle discriminazioni verso lesbiche e gay, Clinton si è appellato a "tutti gli americani affinché osservino questo mese con appropriati programmi, cerimonie ed attività che celebrino la nostra diversità e che ricordino i gay e le lesbiche americani i cui numerosi e vari contributi hanno arricchito la nostra vita nazionale durante tutto l'anno".
Tra le forze conservatrici si sono alzate subito critiche e prese di posizione dure verso la proclamazione del presidente; durante l'annuale congresso della Chiesa Battista che si sta svolgendo ad Atlanta, Paige Patterson ha dichiarato che Clinton, come membro di una Chiesa Metodista, dovrebbe essere ripreso dalla sua congregazione per le sue ultime dichiarazioni.

(MondoQueer - Fonte: The Advocate)

Leggi l'articolo di Repubblica
Clinton: "Sto con i gay"


Regno Unito
Un figlio dall'amica lesbica

Londra - Un membro apertamente omosessuale del partito conservatore, sta suscitando polemiche dopo aver annunciato di stare considerando di avere un figlio tramite inseminazione artificiale con un'amica lesbica.
"Sarò un buon padre, pertanto come mai tutto questo polverone?" ha dichiarato Ivan Massow alla stampa, "sono un giovane uomo, con un buon lavoro, un cane stupendo di nome Freddie e una stalla piena di cavalli che non aspettano altro di far divertire un bimbo al Pony Club".
"Molte persone, quando decidono di avere un figlio, considerano prima quanto amore ed affetto potranno offrire e che tipo di ambiente possono fornire per la sua crescita. Per noi non è stato diverso. Ma quello che è diventato importante nella mia mente è come le altre persone reagiranno alla nostra decisione, e quanto la loro disapprovazione possa danneggiare il bambino".

Prima di rendere pubblica la decisione hanno cercato informazioni e contatti con altri gay e lesbiche che hanno già preso decisioni simili, soprattutto negli Stati Uniti, dove esistono varie organizzazioni, come Collage (Children of Lesbian and Gays), che offrono informazioni e sostegno. Ma nel Regno Unito non esistono simili organizzazioni. "Quando ho chiesto al mio dottore se poteva organizzarmi qualche appuntamento, mi ha risposto che se volevo fare tramite una clinica, avremmo dovuto mentire sulla natura della nostra relazione, così abbiamo cancellato gli appuntamenti" ha dichiarato Massow.

(MondoQueer - fonte: London Times, 20/6/1999)


Stati Uniti
Niente infermità mentale nel caso Shepard

Gli avvocati di Aaron McKinney, il ragazzo in attesa di processo dopo essere stato accusato di avere picchiato a morte lo studente dell'Università del Wyoming, Matthew Shepard, non intendono avvalersi del pretesto dell'infermità mentale nel tentativo di evitare la pena capitale. Il quotidiano "Rocky Mountain News" ha riportato che gli avvocati non hanno presentato una mozione al riguardo entro la data prevista.
Mc Kinney, 21 anni, è accusato di omicidio di primo grado, furto aggravato e sequestro di persona, per la sua partecipazione nel pestaggio di Matthew Shepard avvenuto lo scorso ottobre.
Il suo complice, Russell Henderson, è stato condannato a 2 ergastoli.

(MondoQueer - Fonte: The Advocate)


Tailandia
Protesta contro il divieto del governo a transessuali in TV

Bangkok - Un gruppo di almeno 30 lesbiche, gay e transessuali, ha inscenato il 10 giugno scorso una manifestazione di protesta contro la recente decisione del governo di porre termine all'apparizione di transessuali nelle trasmissioni televisive. "La vostra direttiva discriminatoria renderà disoccupate me ed altre attrici transessuali" ha dichiarato all'agenzia Reuters Prakorn Pimthong, un'attrice e danzatrice transessuale molto popolare in Tailandia. Il governo ha fatto sapere di avere rilasciato la nuova direttiva dopo che il primo ministro ha ricevuto una serie di lamentele sull'aumento delle apparizioni televisive di personaggi transessuali.

(MondoQueer - fonte: Reuters)



Namibia
Immigrazione: lesbica tedesca continua a lottare per la residenza nel paese africano

Windhoek - L'Alta Corte di Windhoek si è occupata, il 4 giugno scorso, del caso di una lesbica la cui compagna tedesca sta cercando di ottenere la residenza nel paese. Liz Frank è un'insegnante tedesca ed un'attivista anti-apartheid che vive in Namibia dal 1982 e, dal 1990, vive con la sua compagna namibiana Elizabeth Khaxas ed ha adottato il bambino di lei.
Quando la sua domanda di residenza permanente è stata rifiutata nel 1995 e per la seconda volta nel 1997, con l'aiuto del "Centro di Assistenza Legale" si è rivolta alla giustizia per fare annullare la decisione del dipartimento d'immigrazione.
Nell'aprile del 1998, il giudice Nic Hannah diede ragione alla coppia richiedendo che il Ministero degli Interni accordasse la residenza alla Frank, ma la domanda fu nuovamente respinta.

Il 4 giugno scorso infine, il giudice ha riconosciuto che nella legislazione della Namibia non vi sia nessuna normativa che restringa effettivamente il matrimonio alle coppie eterosessuali, e che il rifiuto a concedere la residenza alla Frank potrebbe essere considerato come un'interferenza verso la libertà della coppia, garantita dalla costituzione, di stipulare contratti privati, in quanto la loro condivisione delle spese e dei redditi potrebbe essere vista come un contratto tra soggetti privati. La decisione della Corte è stata spostata a data da definirsi.

(MondoQueer - fonte: Data Lounge)


Scozia
La Banca di Scozia pone fine all'accordo con Robertson e si scusa con gli azionisti

Edimburgo - Durante una riunione degli azionisti il 15 giugno, i rappresentanti della Banca di Scozia si sono scusati per il coinvolgimento dell'istituto finanziario con il tele-evangelista americano Pat Robertson.
"Riconosciamo che il coinvolgimento della banca è stato un errore" ha dichiarato il governatore della Banca di Scozia, John Shaw, "il nostro giudizio era sbagliato e per questo il consiglio si scusa".
Shaw ha aggiunto che la banca era "al corrente del fatto che [Robertson] fosse una figura controversa negli stati Uniti, ma non ci si aspettava che le controversie si sarebbero potute trasferire in un paese dove non ha interessi economici". Dopo le polemiche e le prese di posizione della comunità omosessuale e del gruppo "Outrage!", e dopo le ultime dichiarazioni di Robertson, che durante uno spettacolo televisivo ha descritto la scozia come un "oscuro paese" controllato da potenti omosessuali, la banca ha così posto fine all'accordo col tele-evangelista per un progetto di apertura di sportelli bancari online.

(MondoQueer - Fonte: The Advocate)

leggi gli articoli presedenti:

10 aprile 1999
OutRage! contro la Banca di Scozia


Regno Unito
Datore di lavoro obbligato a chiedere scusa

Londra - Il "Guardian" ha riportato che un tribunale di Londra ha obbligato un editore a scusarsi pubblicamente con un giornalista apertamente omosessuale, per averlo insultato con epiteti omofobici e per discriminazione sul posto di lavoro basata sull'orientamento sessuale.
Anthony O'Connor, che era stato assunto nel luglio del 1996 dalla "Euromoney Publications", ha sostenuto che l'editore Roger Davies si era rivolto a lui almeno due volte con termini osceni per insultarlo, e che nel maggio del 1998 gli aveva intimato di licenziarsi altrimenti sarebbe stato cacciato dalla sua posizione di direttore del mensile "Airfinance Journal". Nell'agosto del 1998 O'Connor fu puntualmente licenziato.
La dichiarazione pubblica della compagnia recita: "Accettiamo il fatto che gli individui non dovrebbero subire discriminazioni basate sull'orientamento sessuale sul posto di lavoro e che dovrebbero essere trattati con dignità. Riconosciamo che in questa circostanza ciò non è avvenuto e che il signor O'Connor è stato oggetto di commenti offensivi durante la sua permanenza alla 'Euromoney'. Questi commenti erano offensivi ed inaccettabili e chiediamo scusa senza riserve".
O'Connor ha anche ricevuto un risarcimento per danni, la cui cifra, pur non essendo stata resa pubblica, si aggirerebbe sulle 25.000 sterline.

(MondoQueer - fonte: The Guardian)


Annullata la biografia di Versace
Era perfida
L'annuncio dato a un mese dall'uscita prevista

Il giorno della morte di Gianni Versace, il 15 luglio del 1997, la Little, Brown annunciò una biografia dello stilista. Tempismo macabro e apparentemente casuale, del quale fece le spese il biografo incaricato, Christopher Mason, giornalista free-lance specializzato in articoli di moda e di architettura.
La famiglia osteggiò fin dall'inizio il progetto, riuscendo a bloccarlo definitivamente, alcuni giorni fa.
Undressed: The Life of Gianni Versace è stato infatti cancellato dalla lista dell'editore dopo essere stato annunciato per ben due volte. Il fatto la soppressione del titolo sia stata comunicata appena un mese prima dell'uscita prevista è stato oggetto di commenti preoccupati nel mondo dell'editoria americano: naturalmente si è molto parlato del potere di pressione e di censura da parte di uno dei colossi mondiali nel settore della moda.
Il libro era infatti già circolato in bozze e nulla poteva far prevedere una simile rinuncia da parte dell'editore. Nulla salvo la reazione dei fratelli di Versace, Donatella e Santo, che non vengono risparmiati dall'autore. Il ritratto dello stesso Gianni non è lusinghiero: Mason è andato a scavare nelle abitudini sessuali dello stilista, dipingendolo come sfrenato nella sua ricerca di piaceri erotici e spietato contro chi rappresentasse un ostacolo alla sua ambizione, altrettanto irrefrenabile.
Se Santo se la cava con un ritratto abbastanza moderato, lo stesso non si può dire di Donatella, che avrebbe scatenato gli avvocati nell'offensiva finale con una minaccia di azione legale al libro. Tanto è bastato alla potente Time Warner, proprietaria della Little, Brown, per rinunciare in corsa al libro, che era già stato rinviato per l'incapacità del suo autore di consegnare il manoscritto in sei mesi. E' andata meglio a chi ha scritto la storia di Cunanan: Gary Indiana non ha avuto nessun problema con Three Month Story (Cliff Street Books), nel quale si racconta la storia dell'assassino di Versace, gay senza protettori.

(Fonte: Pico Floridi su La Repubblica, 19 giugno 1999)


Regno Unito
"C'era una volta un re gay..."
un libro scandalizza Londra
In una storia per bambini la vita sessuale dei monarchi

Londra - "C'era una volta un re che alla moglie preferiva di gran lunga gli uomini e che aveva tre hobby: i vestiti, il nuoto e i ragazzini". Così recita un libro sulla storia della monarchia britannica per i bambini "da otto anni in su" che la catena di supermercati Tesco sta per mettere in vendita in decine di succursali in tutto il Regno Unito. "Il libro dei re, delle regine e della storia" - così è intitolata la pubblicazione - è l'ultimo di una collana di grande successo. "Come quelli già messi in vendita, questo nuovo testo - spiega l'autore Alasdair Mc Whirter - intende essere come un maestro originale e eccentrico, ma capace di affascinare gli studenti".
Così il "Libro dei Re" cerca di attrarre l'attenzione dei più piccoli sudditi di Elisabetta con molti dettagli indiscreti sulle abitudini sessuali dei reali: a cominciare dal gay Edoardo II, "che passava molto più tempo con gli uomini che con la consorte Isabella e amava un tizio di nome Piers Gaveston". Con queste pubblicazioni - dicono a Tesco - "prendiamo molto sul serio l'istruzione dei bambini, aiutandoli a imparare senza annoiarsi". Gli episodi di omosessualità presso la corte inglese non sono certo una novità. Secondo i maggiori storici, non solo Edoardo II ma anche Riccardo Cuor di Leone e Giacomo I erano gay, mentre la regina Anna ebbe alcune storie d'amore e sesso con altre donne. L'originalità della pubblicazione - e la ragione per la quale il tabloid londinese Express già accusa Tesco di "irriverenza", prevedendo polemiche a non finire non appena sarà in commercio - sta nella fascia di età alla quale si rivolge. Il libro inoltre non va leggero con la regina Vittoria: "Aveva un servo - racconta - di nome John Brown che sapeva sempre come farla godere...".

(Fonte: La Repubblica, 18 giugno 1999)


Irlanda
Lesbiche nella campagna per gli uguali diritti

Le lesbiche stanno portando la lora causa nelle strade tramite una campagna di manifesti. I posters, finanziati dall'Unione Europea, sono affissi in posti affollati nella prima ed elevata campagna pubblicitaria mai organizzata da qualsiasi organizzazione lesbica in Europa (N.d.R. a parte la recente campagna italiana voluta dal Forum delle Lesbiche, clicca qui per informazioni).
Sfidano la gente, che si sente a disagio con il lesbismo, chiedendogli come si sentirebbero se la loro figlia fosse una lesbica e fornendo la risposta: allo stesso modo che se non lo fosse. I supporters che hanno aderito al lancio dell'iniziativa in Dublino, ieri, includono la cantante Mary Coughlan; il deputato Jan O'Sullivan; MEP Patricia McKenna; il collega deputato verde John Gormley, ed il direttore del Women's Education Research and Resource Centre a UCD, Ailbhe Smyth.
I manifesti, che saranno affissi per due settimane in Dublino, Cork, Galway, Limerick, Belfast e Derry, contengono il numero di telefono di una linea amica disponibile per consigli ed informazioni.
"E' una campagna di visibilità che cerca di incoraggiare un qualche pensiero per coloro che sono lesbiche e le loro famiglie", ha detto Anita Thoma, addetta alle pubbliche relazioni per la Lesbian Education and Awareness (LEA), che è finanziata nell'unione europea dal programma New Opportunities for Women (NOW).
E' stimato che circa il 10% della popolazione sia omosessuale, quindi almeno una donna tra 20 potrebbe essere lesbica, ma Ms. Thoma ha detto che la legislazione sui diritti di uguaglianza non provvede per loro. Le donne che sono in relazioni lesbiche non hanno gli stessi diritti di eredità e di stato sociale delle coppie eterosessuali, e le lesbiche che lavorano in molte istituzioni affrontano il dilemma di nascondere la propria sessualità o rischiare di perdere il proprio lavoro. "Ci sono grossi problemi per chiunque sia lesbica. Abbiamo ancora donne che cercano di condurre una doppia vita, e nessun essere umano dovrebbe essere costretto a questo.
E' anche un fatto ben noto che, a livello economico, le donne non hanno la stessa uguaglianza rispetto agli uomini, e che è ancora peggio se sei parte di una minoranza all'interno del tuo genere, come nel caso delle lesbiche.
L'atteggiamento dei colleghi, conoscenti e membri della famiglia è spesso colorato dall'ignoranza e dall'incomprensione. Non si tratta solo della relazione tra le lesbiche e la legge. Le lesbiche sono le vostre sorelle, zie, negozianti, guidatrici di taxi, perciò si tratta di tutte le possibili relazioni all'interno della società".

(Fonte: Caroline O'Doherty su The Examiner, 15 Giugno, 1999)
traduzione di Roberta Calì


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