Giornale di Brescia, 13 Ottobre 1960

La parola del Vescovo

Dalla Curia Arcivescovile riceviamo la seguente nota di mons. Giacinto Tredici:

I fatti che vengono riportati dalla stampa in questi giorni riempiono l'animo di raccapriccio, per tante manifestazioni di vizio e per la rovina di tanta gioventù.

Speriamo che l'intervento della giustizia umana, un forte richiamo alla legge di Dio, segnino la fine di tanto male, ed una forte reazione in difesa della fanciullezza e della gioventù. Perché il male non si diffonda, e si salvi la giovinezza, a cui tutti vogliamo bene, io invito le famiglie e mi dirigo specialmente alle buone famiglie cristiane, che abbondano fra noi, a sentire la loro responsabilità.

La famiglia, così come Dio l'ha voluta, è l'ambiente consacrato ad un sentimento che è il matrimonio nel quale nuove vite vengono all'esistenza e i genitori si assumono la grande responsabilità di educarle al bene, col loro buon esempio, colla vigilanza, coll'insegnamento della legge divina. 

Dei fatti sopra ricordati certa stampa ha approfittato per insinuare partecipazioni e responsabilità del genere sopra accennato anche a sacerdoti e religiosi. Siamo in grado di affermare che nelle denunce per i fatti sopraccennati non è compreso nessun sacerdote o religioso. E se qualche volta, assai rara, qualche sacerdote abbia potuto venir meno al suo dovere, pensiamo che anche essi sono uomini e possono mancare, e che questi fatti hanno avuto le loro sanzioni.

Giacinto Arcivescovo